Charles Aznavour in concerto a Palmanova

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redazione

1 Febbraio 2018
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Sabato 23 giugno

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Piazza Grande a Palmanova torna teatro ideale a ospitare un artista vera e propria icona della musica mondiale, dall’eleganza impareggiabile, capace di influenzare la musica internazionale per decenni con canzoni e album meravigliosi: stiamo parlando di Charles Aznavour. Il cantautore francese, che canta in 7 lingue e che ha venduto oltre 300 milioni di dischi nel mondo, sarà in concerto a Palmanova sabato 23 giugno (inizio alle 21.30), unica data italiana e dell’Europa dell’est del nuovo tour mondiale dell’artista. I biglietti per l’evento, organizzato da Zenit Srl, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Palmanova, l’Agenzia PromoTurismoFVG e la Mitteleuropa Orchestra, saranno in vendita a partire dalle 10 di venerdì 2 febbraio sul circuito Ticketone e sui circuiti esteri Oeticket e Eventim. Info e punti vendita su www.azalea.it . Un grande evento di musica, ma anche di solidarietà; per ogni biglietto venduto, infatti, 2 euro verranno devoluti all’Associazione Le Petit Port Onlus, che sostiene con la raccolta di fondi l’attività della Pediatria e della Neonatologia (con diversi progetti tra cui l’Assistenza Domiciliare Pediatrica) dell’Ospedale Civile di Pordenone. Tutte le info sull’associazione su www.lepetitport.org.

Charles Aznavour, nato a Parigi da famiglia di origini armene, è inserito fin dalla giovane età nel mondo teatrale parigino. La sua attività artistica inizia all'età di nove anni già con il nome d'arte di Aznavour. Nel 1946 viene scoperto nientemeno che da Édith Piaf, che lo porta in tournée in Francia, negli Stati Uniti e in Canada. Se nel 1950 raggiunge la notorietà sul mercato francofono, sei anni dopo diventa una vera e propria star internazionale, grazie alle esibizioni all'Olympia e alla canzone “Sur ma vie”, che arriva in prima posizione per quattro settimane. Negli anni sessanta rafforza la sua fama con una serie di successi, a partire da “Tu t'laisses aller” (1960), prima in classifica in Francia per tre settimane, “Il Faut Savoir” (1961), prima per 15 settimane, proseguendo con “La mamma” (1963), che nel febbraio 1964 arriva al primo posto, “Et Pourtant”, prima per cinque settimane, “For Me Formidable” (1964) e “Que c'est triste Venise” (1964), “La Bohème” (1965), che nel 1966 arriva prima per tre settimane, per finire con “Désormais” (1969).

Gli anni settanta vedono l'artista intensificare le sue apparizioni sul mercato italiano, riproponendo in versione italiana anche alcuni suoi vecchi cavalli di battaglia. La maggior parte delle canzoni di Aznavour parlano d'amore e nella sua lunga carriera ne ha scritte oltre 1000. A rendere ancora più straordinario questo artista è il fatto che canti in sette lingue (francese, inglese, italiano, spagnolo, tedesco, russo e dialetto napoletano), aspetto che gli ha consentito di esibirsi in tutto il mondo divenendo ovunque famosissimo. Ha cantato alla Carnegie Hall e in tutti i maggiori teatri, duettando con star internazionali come Liza Minnelli, Sumiva Moreno, Compay Segundo, Céline Dion, Nana Mouskouri e, in Italia, con Mia Martini e Laura Pausini.

Sempre in Italia ha partecipato al Festivalbar 1972 con “Quel che non si fa più” (canzone poi divenuta colonna sonora di uno spot della Mulino Bianco); inoltre ha partecipato come ospite fuori gara al Festival di Sanremo 1981, presentando il brano “Poi passa”, e al Festival di Sanremo 1989 con la canzone “Momenti sì, momenti no”. Nel 1989, scrive il testo di “Pour toi Armenie”, (musica di Georges Garvarentz), (For you Armenia versione americana), canzone incisa in 45 giri, a scopo umanitario per i bambini Armeni.

Molti interpreti della musica leggera italiana hanno inciso alcune sue canzoni, tra cui Gino Paoli, Domenico Modugno, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Mina, Gigliola Cinquetti, Gipo Farassino, Mia Martini, Enrico Ruggeri, Renato Zero, Franco Battiato, Massimo Ranieri e Gilda Giuliani. All'attività di cantautore, Aznavour ha affiancato una notevole carriera di attore, che lo ha portato a partecipare a oltre 60 film, alcuni firmati da grandi registi come François Truffaut e Jean-Pierre Mocky.

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