Monfalcone, grande musica nella stagione del Teatro comunale

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redazione

17 Settembre 2021
Reading Time: 9 minutes

“La bellezza necessaria”

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“La bellezza necessaria” è lo slogan della nuova Stagione del Teatro Comunale di Monfalcone. Oltre 40 eventi di spettacolo dal vivo dalla scena musicale e teatrale.

È la FVG Orchestra, affiancata per l’occasione da Marco Titotto (direttore), Nina Muho (soprano) e Walter Fraccaro (tenore), ad aprire venerdì 22 ottobre la stagione musicale curata da Federico Pupo. Il programma, tutto dedicato a Giuseppe Verdi a 120 anni dalla sua morte, prevede alcune Arie e Sinfonie dalle sue Opere, a partire da quel Oberto, Conte di San Bonifacio che lo vide debuttare alla Scala nel 1839.

La musica per orchestra trova spazio nel concerto dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta (7 gennaio), diretta da Romolo Gessi e protagonista insieme a Miriam Prandi (nella duplice veste di violoncellista e pianista) di Haydn vs Mozart.

Completa il dittico il concerto Salieri vs Mozart (4 marzo), con l’Orchestra da Camera di Mantova e Benedetto Lupo (pianoforte) a interpretare alcuni fra i più celebri Concerti e Sinfonie degli autori che, contrariamente al luogo comune che li vuole avversari, furono amici e collaboratori.

Tra le formazioni di musica da camera ospiti della nuova stagione spicca il Quartetto Arturo Martini che, insieme al giovane pianista Elia Cecino (Premio Venezia 2019), propone il concerto Ludus in fabula (4 febbraio), che affianca ad alcune pagine di Debussy, Bizet e Ravel dedicate all’infanzia, eseguite in versione originale, la loro trascrizione per quintetto con pianoforte.

L’1 aprile il Trio Rachmaninov (Stefano Furini al violino, Cecilia Barucca Sebastiani al violoncello e Alberto Boischio al pianoforte) interpreta pagine di Rachmaninov, Šostakovič e Beethoven.

Il 8 febbraio concerto Al-Bunduqiyya – The Lost Concerto, che vede protagonisti Giovanni Sollima (violoncello), Federico Guglielmo (violino) e l'ensemble Il Pomo d’Oro: un omaggio alla storia di Venezia quale luogo di convivenza di comunità provenienti dal Mediterraneo, dalle terre del Nord, dal Levante, con musiche di Vivaldi, Tartini e dello stesso Sollima.

È un concerto dedicato alla musica da ballo del Seicento quello proposto dall’ensemble d’archi Sonatori de la Gioiosa Marca (18 marzo), che in Balli, capricci e stravaganze propone, attraverso alcune fra le pagine più in voga nel Seicento, il punto d'incontro e di scambio fra musica popolare e colta.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, il Comunale di Monfalcone propone tre appuntamenti. Ad aprire il percorso dedicato al Sommo Poeta, il 5 novembre, è Vox in Bestia – Un prontuario di Animali Divini, con Laura Catrani (sorano), Tiziano Scarpa (voce narrante) e Peppe Frana (chitarra elettrica) e le video animazioni di Gianluigi Toccafondo: un viaggio per voce, narrazione (i testi sono di Scarpa, fra i più significativi autori del panorama letterario contemporaneo), musica e video attraverso il “bestiario poetico” della Divina Commedia.

Il 26 novembre è la volta del pianista Giuseppe Andaloro che presenta un articolato repertorio nel segno di Dante, con pagine dal Rinascimento di Luca Marenzio fino al Novecento di Ermanno Wolf-Ferrari.

Tutta la grandezza di Dante risuona nel progetto multimediale StraborDante – Viaggio musicale in nove tappe nell'Inferno (10 dicembre), con l'XYQuartet e John De Leo (voce). Un viaggio musicale fra jazz, rock e noise, sulla visionaria drammaturgia di Vincenzo De Vivo, con i brani originali dell’XYQuartet (ensemble di spicco del panorama jazzistico europeo) e gli arrangiamenti di composizioni due-trecentesche che dialogano con la voce unica di John De Leo e le multivisioni di Francesco Lopergolo.

Nel segno della contaminazione fra diversi linguaggi anche la performance d’arte fusion dell’ensemble Soqquadro Italiano (14 aprile), che in Stabat Mater – Vivaldi Project coniuga musica e parole, barocco e contemporaneo, danza e teatro. Ad allestire un’originale versione dello Stabat Mater di Vivaldi sono Claudio Borgianni, che firma drammaturgia e direzione musicale, e Vincenzo Capezzuto, che si alterna nei panni di danzatore e cantante, con la complicità di Mauro Bigonzetti, fra i principali coreografi del panorama internazionale.

Fanno parte di “ControCanto”, la rassegna dedicata alla musica contemporanea e ai diversi generi, anche l’Omaggio ad Astor Piazzolla nel centenario della nascita (19 novembre), con il bandoneonista Mirko Satto affiancato da un quintetto d’archi per un sofisticato tributo all’immortale compositore, riformatore del tango e strumentista d’avanguardia.

In rassegna anche i concerti che vedono protagoniste due fra le più raffinate interpreti della scena musicale italiana: Alice (21 gennaio), che al fianco del pianista Carlo Guaitoli accompagna attraverso la produzione musicale di Franco Battiato, omaggiando il grande autore con autenticità ed eleganza, in virtù del loro intenso sodalizio professionale e, soprattutto, dell’affinità artistica che li ha legati; e Rossana Casale (17 dicembre), che insieme al suo Quintetto Jazz, in Round Christmas, propone le storie raccontate “attorno” al Natale dai grandi autori della musica del Novecento, da Tom Waits a Gilberto Gil, da Georges Brassens a Edith Piaf.

È natalizia anche l’atmosfera del concerto, fuori abbonamento, in programma domenica 19 dicembre alle ore 16. Dopo aver cantato il tutto il mondo, ambasciatore dell’Unicef e portavoce di una visione della musica in grado di ispirare gioia, amore e solidarietà, arrivano sul palcoscenico del Comunale i bambini del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna.

Nel segno del jazz, come è ormai tradizione, la chiusura della rassegna “ControCanto” e dell’intera Stagione Musicale. Il 30 aprile, International Jazz Day, approdano infatti al Comunale Danilo Rea (pianoforte) e Luciano Biondini (fisarmonica), protagonisti di Cosa sono le nuvole: tutta la poesia della migliore canzone d’autore italiana nelle rivisitazioni jazz di due grandissimi interpreti.

Ai concerti che hanno luogo al Teatro Comunale si affiancano quelli della rassegna “Concerti per organo”, quattro appuntamenti a ingresso libero in programma al Duomo di Monfalcone, alla Chiesa Marcelliana e alla Chiesa SS. Nicolò e Paolo. Protagonisti della rassegna sono l’Ensemble Kalicantus diretto da Stefano Trevisi (8 dicembre), il duo composto da Ai Yoshida all’organo e Alex Gai al clavicembalo (30 gennaio), Enrico Zanovello (13 marzo), Daniele Mecchia (24 aprile).

All’insegna della contaminazione fra teatro e musica l’apertura e la chiusura della nuova stagione di prosa, realizzata insieme all’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, che si muove fra i grandi classici della storia della drammaturgia e il teatro contemporaneo, i diversi generi e le contaminazioni fra linguaggi.

L’inaugurazione, i giorni 9 e 10 novembre, è affidata a Tango Macondo, spettacolo che intreccia la narrativa sarda (è liberamente ispirato al romanzo Il venditore di metafore di Salvatore Niffoi) con quella sudamericana e la prosa con la musica. A firmare drammaturgia e regia è il sempre originale Giorgio Gallione; in scena, al fianco di Ugo Dighero e degli altri attori dello Stabile di Bolzano, Paolo Fresu, autore delle musiche, con il suo trio.

A chiudere il cartellone, i giorni 5 e 6 aprile, è un grande spettacolo musicale. Nel 1978 Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno scrissero un pezzo di storia del teatro italiano firmando, rispettivamente, l’adattamento a commedia musicale e le canzoni del celeberrimo Cyrano di Rostand. In omaggio a quella storica edizione ripresa dalla Rai, la commedia musicale torna in scena, con Gennaro Cannavacciuolo, fra gli attori più completi del nostro teatro, a interpretare Cyrano, affiancato da oltre 25 artisti fra attori, cantanti e ballerini.

La drammaturgia classica trova spazio nella messinscena di Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, spettacolo fra i più attesi delle ultime Stagioni, che finalmente arriva a Monfalcone i giorni 16 e 17 febbraio. Fra le pièce più significative del Novecento, rappresentata di continuo in tutto il mondo, la storia di Willy Loman si rivela un’appassionante e attualissima macchina teatrale nell’allestimento di Leo Muscato con Alessandro Haber e Alvia Reale, interpreti fra i più intensi della scena italiana.

Anche l’attore e regista Jurij Ferrini parte da un classico, I due gemelli veneziani di Goldoni, per trarne, complice l’adattamento di Natalino Balasso, una pièce di teatro contemporaneo: I due gemelli (23 e 24 novembre). La struttura del testo di Goldoni, intatta ma ripensata per una società libera e in emancipazione come quella degli anni Settanta, e lo stile pungente di Balasso esaltano l’ironia di Goldoni e lo rendono più che mai attuale.

Torna al Comunale la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, che rappresenta l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale. Ditegli sempre di sì (18 e 19 gennaio), opera fra le prime scritte da Eduardo e pièce dal meccanismo perfetto, in equilibrio fra comico e tragico, pur conservando le sue note farsesche suggerisce una seria riflessione sul labile confine fra salute e malattia mentale. In scena, diretti da Roberto Andò, i bravissimi Gianfelice Imparato e Carolina Rosi.

A marzo, i giorni 2 e 3, è invece la volta di Bartleby lo scrivano, liberamente ispirato al racconto di Melville (l’adattamento teatrale è di Francesco Niccolini). Bartleby è un piccolo uomo capace di mettere in crisi un sistema – siamo a Wall Street, ai febbrili inizi di quello che diventerà il più spietato sistema finanziario del mondo – di cui non riconosce il valore positivo. A dare voce e corpo a questo eroe dell’inazione è uno straordinario Leo Gullotta; al suo fianco, diretti da Emanuele Gamba, i bravi attori di Arca Azzurra.

Dopo aver trionfato nei teatri francesi arriva in Italia, grazie al Teatro dell’Elfo, il testo di Cyril Gely Diplomazia (6 e 7 dicembre), ispirato alla storia vera della drammatica notte in cui il destino di Parigi dipese dalla decisione di un solo uomo: il generale tedesco che, ricevuto da Hitler l’ordine di radere al suolo la città, trascorre una notte dell’agosto 1944 a discutere con il console svedese, che usa tutta la sua dialettica per convincerlo a disobbedire. Una disputa verbale senza esclusione di colpi, due ruoli perfetti per Elio De Capitani (che firma anche la regia insieme a Francesco Frongia) e Ferdinando Bruni.

Se non posso ballare… Non è la mia rivoluzione è il nuovo spettacolo di e con Lella Costa (15 e 16 marzo). Ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini e diretto da Serena Sinigaglia, lo spettacolo restituisce voce a quelle donne che hanno segnato la storia ma raramente vengono ricordate e riconosciute come maestre. Da Marie Curie a Tina Anselmi, da Tina Modotti a Pina Bausch, da Maria Callas a Ilaria Alpi, e molte altre: tutte nella voce e nei gesti di Lella Costa che, come un gran cerimoniere, le invita a entrare e balla con loro.

Continua a impreziosire la Stagione di Prosa “AltroTeatro”, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea, ai diversi linguaggi scenici e alla contaminazione fra questi, che per l’edizione 2021-2022 propone ben 7 appuntamenti. Agli spettacoli Tango Macondo e I due gemelli si affiancano, nel programma della rassegna, altri cinque appuntamenti.

Dentro – Una storia vera, se volete (14 dicembre) è il nuovo spettacolo di Giuliana Musso, autrice e interprete fra le più sensibili che questa volta si misura, affiancata da Maria Ariis, con il drammatico tema della violenza sessuale perpetrata in famiglia, con i tabù che rendono più traumatico il dolore delle vittime, imprigionandole nel silenzio del segreto. Uno spettacolo necessario per ridare voce a quelle persone, un omaggio teatrale alla verità dei figli.

Cabe – A VHS Elegy (14 gennaio), scritto e interpretato dalla monfalconese Giulia Bean, è invece un’elegia danzata, un atto unico che interseca movimento e narrazione per raccontare, attraverso un groviglio di ricordi che affiorano dal ritrovamento di un archivio di videocassette, il legame fra la protagonista e il padre scomparso ma anche il senso dell’essere, oggi, genitore.

Il 2 febbraio è la volta di Carrozzeria Orfeo, realtà fra le più pop e dissacranti della nuova scena. Dopo Thanks for vaselina, Animali da bar (già ospiti delle nostre Stagioni) e il distopico Cous Cous Klan, in Miracoli metropolitani affronta, con il consueto, divertente cinismo, temi quali l’alimentazione, il cibo come forma di compensazione al dolore, l’ambiente, la solitudine e la responsabilità.

Giovedì 10 febbraio arriva al Comunale lo struggente e potentissimo spettacolo di Emma Dante Misericordia, Premio 2020 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Misericordia è una favola contemporanea: tre prostitute, nonostante l’inferno del degrado, crescono il figlio menomato della compagna morta di parto e Arturo, pezzo di legno accudito da tre madri, diventa bambino. Una favola che racconta la fragilità delle donne e la loro disperata solitudine.

Chiude “AltroTeatro” Pandora (28 marzo), l’ultimo spettacolo del Teatro dei Gordi che, dopo aver conquistato il Premio Hystrio come Migliore compagnia emergente, continua la sua indagine teatrale affidata al gesto, al corpo, a una parola scarna che supera le barriere linguistiche. Ambientato in un bagno pubblico – luogo in cui la vicinanza si avverte in modo problematico – Pandora mette in scena la fragilità del corpo e la paura dell’altro.

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