Gorizia, primo intervento con robot chirurgico

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redazione

8 Ottobre 2021
Reading Time: 2 minutes

Presso la Struttura complessa di Urologia

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L’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) informa che, presso la Struttura complessa di Urologia dell’Ospedale di Gorizia, è stato effettuato il primo intervento con il robot chirurgico, eseguendo una prostatectomia radicale su un paziente affetto da neoplasia prostatica. Vista la buona riuscita dell’intervento, per le prossime settimane sono previste altre due sedute operatorie robotiche per l’urologia arrivando a eseguire gradualmente fino a 5 sedute settimanali complessive. 

Oltre agli interventi urologici, grazie alla donazione dell’Associazione di volontariato ‘’Solidea’’ di una sonda ecografica laparoscopica indispensabile per la demarcazione intraoperatoria del tumore, sarà possibile effettuare anche interventi di tumorectomie renali.

La chirurgia robotica assistita costituisce a oggi l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva, integrando una visione 3D ad altissima definizione con un sistema di controllo degli strumenti che trascende le limitazioni della chirurgia convenzionale, consentendo l’esecuzione di interventi complessi con tecnica minimamente invasiva, offrendo a molti pazienti la migliore soluzione di trattamento chirurgico.

I vantaggi legati alla modalità robotica, in base alle informazioni acquisite dai professionisti di ASUGI e dalla letteratura in materia, sono costituiti da una minore perdita ematica intra operatoria, in quanto con la chirurgia robotica si ha prevalentemente il sanguinamento arterioso e non il venoso che viene contrastato dalla pressione della CO2 intra addominale; le minori perdite ematiche garantiscono un decorso post operatorio migliore con conseguente minore necessità di assistenza e un risparmio di sacche di sangue.

Il sistema stereoscopico visivo avanzato del robot è capace in primo luogo di garantire maggiore definizione e accuratezza nella riproduzione delle immagini (ingrandimento 12x), nonché di ridurre significativamente l’insorgenza di affaticamento visivo e cefalea, frequenti nell’utilizzo delle colonne laparoscopiche stereoscopiche non robotiche.

Ulteriore vantaggio del sistema di visione ottica robotico è rappresentato dalla gestione totale della telecamera da parte del primo operatore alla console di comando, eliminando la necessità di affidarsi a una seconda figura per la gestione manuale della stessa, limitata da tremori, fattore stanchezza e livello di esperienza dell’assistente. L’attuale livello di tecnologia robotica permette di ottenere una manovrabilità dello strumento chirurgico paragonabile a quello proprio della mano, eliminando attivamente, mediante un fine meccanismo di compensazione elettronica, i tremori tipicamente associati all’uso dello strumento laparoscopico non robotico e consentendo di eseguire con grande precisione e velocità le suture.

La degenza solitamente è inferiore rispetto allo stesso intervento eseguito a cielo aperto, la ripresa post operatoria è molto più rapida e consente un più rapido ritorno alla vita quotidiana. Inoltre, la minore estensione delle ferite consente anche una più rapida guarigione, oltre ad un innegabile vantaggio estetico, un minore dolore e minore incidenza di complicanze.

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