Destra Torre, Protezione Civile alla ricerca di giovani

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Livio Nonis

17 Gennaio 2022
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Un centinaio di volontari già coinvolti

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Prosegue l’attività della Protezione Civile “Destra Torre”, operativa su cinque comuni: Aiello del Friuli, Campolongo Tapogliano, Ruda, San Vito al Torre e Visco.

A coordinare il gruppo, composto di un centinaio di persone, è Danilo Bazzeo, in protezione civile da oltre trent’anni, da quando il gruppo fu istituito nel suo paese di residenza, Tapogliano. È coadiuvato da due vice: Ascanio Tarantino di Aiello e Marco Cestaro di Ruda.

Il compito del Distretto destra Torre per il 2021 è stato soprattutto quello di supportare la logistica con i volontari di Cervignano e Fiumicello che si sono alternati nel centro allestito nella caserma di Perteole e gestito dai medici di base per l’effettuazione dei tamponi e delle inoculazioni dei vaccini covid. Un impegno costante e prezioso per far in modo che le operazioni si svolgessero senza intoppi. L’impegno del gruppo è stato molto importante anche nei primi mesi dell’anno, quando in Carnia si son verificate grosse nevicate che avevano bloccato tutte le attività della zona; come pure negli eventi sportivi, l’intervento in occasione del Giro d’Italia nelle tappe che hanno coinvolto le località di Grado e Gorizia, e nella salita dello Zoncolan.

Il compito del Distretto è anche quello di addestrare i volontari, per trovarli pronti in caso di ogni avversità: purtroppo il covid ha rallentato e di molto questo fondamentale lavoro, tanto che nell’anno passato hanno potuto esercitarsi un paio di volte per il funzionamento delle idrovore e delle motopompe e motosega ad Aiello.

I volontari sono inoltre addestrati per la ricerca persone, per l’allestimento container, e a tutto quello che serve alla Protezione civile in caso di partenza urgente.

Per il futuro, sempre con la speranza che la pandemia scemi, è in programma la ripresa dell’attività sotto tutte le forme, collaborando per progetti affini con il vicino Distretto “Friuli – Isontino”.

“Con la pandemia – ha spiegato Danilo Bazzeo – siamo tutti quanti sotto pressione, anche il reclutamento dei giovani ha segnato il passo, mentre invece è indispensabile che ci sia un ricambio generazionale, anche perché con le nuove tecnologie e con le nuovi metodiche di lavoro servono forze nuove che si appassionino a questo servizio che noi cerchiamo di fare nel migliore dei modi per le persone e le comunità sul territorio”.      

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