Le stagioni e le uve

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redazione

2 Febbraio 2022
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Pubblicata la relazione tecnica

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Per il 14esimo anno consecutivo il Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo redige la relazione tecnica annuale sull’andamento enologico della stagione con lo scopo di creare uno strumento utile a tutti i produttori, in primis, ma anche agli appassionati che leggendo questo diario empirico potranno comprendere meglio il valore e la tipicità di ciò che hanno nel bicchiere.

Dalla prima edizione si sono contati poco meno di mezzo milione di acini per determinare gli aspetti produttivi in 13 comuni, monitorando 1.048 vigneti e utilizzando 15 parametri scientifici di raccolta e selezione dei dati.

Il tutto viene annualmente raccolto in una pubblicazione a disposizione di tutti e scaricabile gratuitamente dal sito del Consorzio per far sì che la conoscenza diventi strumento di consapevolezza e di condivisione.

“La relazione tecnica è sempre più uno strumento essenziale per i nostri produttori perché permette un approccio più sano e mirato in vigna facendo scelte dettate sia dall’esperienza che dalle registrazioni che in questi 14 anni abbiamo messo a disposizione di tutti. Ancora una volta, ringrazio i tecnici per l’immenso lavoro e la perseveranza dimostrata anche giornalmente a fianco dei nostri produttori e ringrazio questi ultimi per la collaborazione. Anno dopo anno stiamo scrivendo il diario della campagna, una biografia oggettiva delle nostre terre di cui beneficiamo noi ma beneficeranno anche le generazioni future”, dichiara Paolo Valle, presidente del Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo.

Dal punto di vista meteorologico, il 2021, è stato caratterizzato da una primavera fredda con temperature di 2,8°C inferiori alla media e da un periodo estivo/vendemmiale contraddistinto da un alternarsi di momenti più caldi e più freddi, ma senza estremi. Da segnalare la gelata avvenuta tra il 7 e l’8 aprile che, fortunatamente, visto il ritardo fenologico della vite, non ha causato danni rilevanti.

Le precipitazioni sono state abbondanti a inizio stagione, soprattutto a maggio, per poi ridursi drasticamente e causare fenomeni di siccità in alcuni vigneti.

Il germogliamento è avvenuto ad aprile, con 6 giorni di ritardo rispetto alla media. Le temperature fredde di maggio hanno posticipato la fioritura di 10 giorni rispetto allo storico che si è però conclusa molto velocemente in soli 7 giorni. Anche l’invaiatura è stata molto breve, con poca differenza tra le diverse varietà.

Le vendemmie sono iniziate nella prima decade di settembre e si sono protratte fino a metà ottobre. Dal punto di vista fitopatologico, l’annata è stata caratterizzata da una forte pressione di peronospora nella prima fase della primavera, dovuta alle frequenti precipitazioni del mese di maggio. L’inversione del trend meteorologico, con un un’estate calda e siccitosa, ha successivamente inibito l’instaurarsi di nuove infezioni sulla vegetazione e sui grappoli.

Grazie a questa situazione climatica, le uve non hanno subito attacchi di marciumi giungendo a maturazione con un’ottima sanità.

La fertilità dei grappoli è risultata essere in linea con la media storica. I grappoli hanno avuto mediamente un numero di acini inferiore (-6%) e un peso medio acino superiore (+3%) portando il peso medio del grappolo a valori simili allo storico. Elevate differenze di produttività sono state riscontrate tra vigneti con una buona disponibilità idrica e vigneti con elevato stress idrico. Le condizioni climatiche della vendemmia, caratterizzate da elevati sbalzi termici, hanno permesso l’ottenimento di uve con un elevato tenore zuccherino e acidità leggermente più basse rispetto allo storico. I pH, invece, hanno avuto valori più bassi rispetto alla media probabilmente a causa di un minore contenuto in ioni potassio. La maturità fenolica delle uve a bacca rossa è stata buona, con un maggiore accumulo sia di antociani potenziali sia di estraibili e maggiori valori di DO280.

Durante la cerimonia di presentazione della relazione annuale è stato anche svelato il vincitore del Premio Natura Vitis, un concorso giornalistico organizzato dal Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo in collaborazione con BancaTER, l’Università degli Studi di Udine e Promoturismo FVG. L’obiettivo del concorso è valorizzare le attività portano un valido contributo, sul piano scientifico, applicativo e divulgativo, nei settori della viticoltura e dell’enologia sostenibile e biologica/biodinamica per le denominazioni tutelate dal Consorzio: DOC “Friuli Colli Orientali”, DOCG “Ramandolo”, “Rosazzo” e “Colli Orientali del Friuli Picolit”.

Il vincitore dell’edizione 2021 è Caterina Zanirato, partecipante all’evento Decamerone delle Storie Oneste che ha descritto i suoi giorni nei Colli Orientali nel sito Sportoutdoor24 e I viaggi di Caterina. Degna di nota anche l’intervista su Instagram a Matteo Bellotto a chiusura dell’esperienza nei Colli Orientali.

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