La parità di genere in mostra a Gorizia

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redazione

24 Marzo 2022
Reading Time: 4 minutes

Fino all’8 aprile

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Da oggi sino all’8 aprile la sala Dora Bassi a Gorizia ospiterà alcune immagini, riprodotte in  formato poster ed esposte alle vetrine di via Garibaldi, della Campagna di Sensibilizzazione “Pillole di Parità” lanciata il 5 marzo scorso a Trieste dalle quindici Consigliere di Parità, tra Regionali e Provinciali, di tutto il Triveneto alla presenza dell’assessore alle pari opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia Alessia Rosolen, dell’omologa della Regione Veneto Elena Donazzan oltrechè della Senatrice Sottosegretaria al Ministero delle Politiche sociali e del lavoro Tiziana Nisini e con il supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Dipartimento della Ministra alle Pari Opportunità, Elena Bonetti.

Un’esposizione già annunciata dal Comune di Gorizia tra le iniziative dedicate alla giornata della Festa della Donna alla presenza del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, dell’assessore Marilena Bernobich e delle consigliere di Parità Anna Limpido e Francesca Premier, volta a sostenere i diritti delle donne in tutti gli ambiti lavorativi (le immagini concesse ritraggono visi e dati sulla disparità di genere nell’arte e nello sport).

Ma “Pillole di Parità” è una Campagna che ha per la città di Gorizia anche un valore aggiunto: la promotrice è la ex Consigliera di parità di Area Vasta Goriziana Anna Limpido, dallo scorso aprile Consigliera di Parità Regionale, che ha portato con sé altre maestranze locali come Antonella Perrucci, producer già nota in città per l’attività di casting cinematografici tra Gorizia e Nova Gorica, Davide Del Degan, produttore creativo e regista già fondatore con il collega Matteo Oleotto e Ivan Gergolet della nuova scuola del Cinema “Cross Border Film” di Gorizia, nonché testimonial del calibro dell’attrice, sempre goriziana, Anita Kravos e dell’influencer ed imprenditrice con oltre 50 mila followers e con sede tra Milano e Borgo Castello, Clara Nanut.

Consigliera Limpido, quale valore simbolico ha questa Campagna per la città di Gorizia?

“Gorizia è una città ricca di sfumature che negli anni ha accolto, e non con poca fatica, genti e culture differenti: una porta d’Europa giustamente premiata con Nova Gorica con l’investitura di Capitale europea della Cultura 2025. Questa contaminazione le dà oggi un sapore unico che chi la giudica con superficialità non sa comprendere appieno, chi invece la vive quotidianamente è consapevole delle eccellenze anche umane che può esprimere. Io ho voluto creare l’occasione per raccoglierle in questa mia iniziativa un lavoro corale che è stato molto impegnativo su temi poi, come quello della parità di genere, dove le sensibilità sono tanto differenti”.

Quindici Consigliere di Parità, tre Regioni, due Ministeri e ora anche la diffusione capillare con i Comuni: come è riuscita a fare sintesi?

“Volere è potere e lì dove la volontà non basta subentra la competenza. Le Consigliere di Parità, infatti, sono istituzioni a tutti gli effetti e in quanto tali per i propri progetti usano strumenti pubblicistici come gli affidamenti, le gare, gestioni di capitoli previsionali e centri di spesa. Aver maturato una lunga esperienza come dipendente pubblica anche in veste di dirigente mi ha consentito di governare quelle decisioni che altrimenti non avrei avuto la padronanza di gestire. E poi questa è una Campagna di Sensibilizzazione quindi è la sua stessa natura a richiedere diffusione e condivisione, non potevo certo disattenderla già nella fase di sua costruzione realizzandola in solitaria”.

Quali saranno i tempi di questa Campagna?

“Nel luglio dello scorso anno promuovevo e sottoscrivevo un altro progetto con tutte le sigle sindacali, gli ordini dei medici, i punti antimobbing, tutti i venticinque Comuni della Provincia, l’Asugi, l’Ispettorato del Lavoro e la Prefettura, il protocollo “Facciamo Rete” spartiacque nel Goriziano nella tutela integrata dei lavoratori. È da allora che sono alle prese con la costruzione di “Pillole di Parità” che ora ogni mese, da marzo a luglio, lancerà un’immagine differente con claim e dati. Proseguirà anche successivamente con varie iniziative in coda per poi chiudersi con la donazione dei diritti della stessa Campagna ad associazioni locali di donne in difficoltà”.

Questa è l’ultima di una serie di iniziative che hanno contraddistinto il suo primo anno di mandato di Consigliera Regionale.

“Nel settembre scorso ero nelle carceri femminili di Trieste per incoraggiare il riscatto delle giovani donne recluse, poi il progetto “Sicurezza Vera” con la FIPE e la Polizia di Stato, le “Giornate di genere” passate in prima persona tra gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori della nostra regione e l’attivazione del Corso di Alta Formazione realizzato con tutti i CPO degli Ordini Forensi e rivolto a tutti gli avvocati del Friuli Venezia Giulia per specializzarli sul diritto antidiscriminatorio: tanti progetti per onorare la fiducia di chi ha creduto in me e per dare una ventata di nuovo a un ruolo a oggi ancora troppo poco conosciuto. Le Consigliere di Parità hanno infatti una duplice funzione: non solo il controllo e il supporto dei lavoratori discriminati (in prevalenza donne ma non necessariamente, dato che la discriminazione basata sul sesso può essere ahimè trasversale), ma anche la promozione delle pari opportunità nel mondo del lavoro. È un impegno che io, come tutte le altre quattro Consigliere di Area Vasta della nostra Regione, svolgiamo sia sotto i riflettori in caso di moniti pubblici sia nell’ombra della quotidiana assistenza dei lavoratori in difficoltà”.

Qual è il rapporto con l’attuale Consigliera di Area Vasta Goriziana Francesca Premier?

“Ottimo, collaborativo, propositivo e non potrebbe essere diversamente dato che Francesca Premier è una professionista dalla grande intelligenza. Per Gorizia è una grande e inedita opportunità aver espresso due figure istituzionali (come Consigliera di Parità la Regione Friuli Venezia Giulia non aveva mai scelto nessuna goriziana sinora) così affiatate e volenterose in un filo diretto privilegiato per la nostra città non solo verso Trieste ma anche, come in questa Campagna, verso e oltre i confini regionali”.

 

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