Ruda, consegnate le Croci di Malta

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Livio Nonis

2 Giugno 2022
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In occasione del 2 giugno

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Il 2 giugno, in occasione delle celebrazioni della festa della Repubblica, ormai da 23 anni a Ruda vengono consegnati i premi “Croce di Malta” a cittadini o realtà locali che si sono particolarmente distinti nel corso degli anni.

Anche quest’anno questo importante momento istituzionale si è tenuto nella caserma Bruno Jesi a Perteole.

Dopo l’alzabandiera e gli onori ai caduti, il sindaco Franco Lenarduzzi ha tenuto un discorso che si è incentrato su punti di grande attualità, come la guerra in Ucraina e l’impegno del Comune a ospitare chi è dovuto fuggire da quelle terre martoriate; è ritornato sull’esperienza della pandemia, poiché proprio in questa struttura si sono eseguiti tamponi e vaccinate migliaia di persone, uno sforzo importante che grazie a molte sinergie messe in campo ha fatto in modo che tutto sia stato organizzato per il meglio.

Prima del momento più importante della cerimonia sono state consegnate copie della costituzione italiana ai neo diciottenni del comune, e quindi sono stati resi noti i vincitori delle Croci di Malta, che sono stati tenuti segretissimi fino all'ultimo.

A Luigi Rendina, per il suo pluriennale impegno nel mondo del volontariato religioso e civile; per la sua grande umiltà e capacità di inserimento da giovane militare a riferimento nella comunità di Perteole; per l’impegno dimostrato nelle Istituzioni come volontario nella locale squadra di Protezione Civile, per il mandato da consigliere comunale e attualmente come presidente del Circolo ACLI di Perteole – Saciletto.

A Stefano Padovan, per il suo impegno costante e silenzioso nel mondo del volontariato locale e territoriale; per il suo amore verso il mondo della musica vissuto come interprete nel Coro Polifonico e poi da presidente del sodalizio Pro Musica, gestore della Scuola Comunale di Musica di Ruda; per la sua fedeltà alla famiglia degli Alpini, da cofondatore del Gruppo di Ruda alla presidenza della Sezione Alpini di Palmanova.

Infine un premio è andato al “Gruppo Planc e Ben”, per avere saputo mettere in pratica i valori di solidarietà e inclusione; per la capacità di riunire la goliardia dello stare assieme all’attività fisica salutare; per aver saputo essere una proposta aggregante anche nei periodi di limitazione sanitaria dovuta al Covid-19; per la voglia di condividere momenti di vita e coinvolgere nuove persone, senza agonismo ma con leggerezza, perché l’importante è andare “planc e ben”.

 

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