L’Aquileia Film Festival conquista il pubblico

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redazione

3 Agosto 2022
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Conclusa la tredicesima edizione

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Si è chiusa la XIII edizione dell’Aquileia Film Festival, la rassegna di cinema, arte e archeologia, che ha animato Aquileia per una settimana, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva, Firenze Archeofilm e con Comune di Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio del Fvg, PromoTurismoFvg, Fondazione So.Co.Ba., Scuola Mosaicisti del Friuli e il sostegno di Solaris Yachts.

«Sette serate tra archeologia, storia e attualità che hanno registrato quasi sempre il tutto esaurito sulla piazza – sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia – con 4.650 spettatori in platea, un riempimento dell’83% della capienza totale e tre serate con gli 800 posti a sedere completamente esauriti. Il dato straordinario, che ci conferma una volta in più quanto forte sia l’interesse del pubblico per le proposte culturali, è che accanto alla piazza reale tutte le sere c’era una piazza virtuale, collegata in diretta streaming, che ha totalizzato 10.323 utenti unici collegati da 11 Paesi: in testa Italia, Stati Uniti, Canada, Francia e Germania».

L’88% del pubblico presente ad Aquileia è over 40, l’86% circa di partecipanti proviene da territorio regionale, il 66% dalla provincia di Udine, il 15% dalla provincia di Gorizia, il 5% dalla provincia di Trieste. Altre presenze significative da Milano e Venezia e 30 persone da Francia e Germania.

Il sito internet della Fondazione Aquileia ha avuto un incremento di utenti dell’87,8% nell’ultimo trimestre con 86,5% di nuovi utenti concentrati prevalentemente nel mese di luglio in cui sono state attivate le prenotazioni.

Sui social il pubblico risulta essere al 70% declinato al femminile con 107.929 utenti raggiunti su Facebook, un incremento del 442% di visite alla pagina e una fascia d’età raggiunta tra i 35-64 anni.

«La prossima edizione – annuncia Corciulo – si terrà dall’1 all’8 agosto 2023, l’obiettivo è continuare a indagare la storia per conoscere “i passi di chi ci ha preceduto” – come ha detto con grande efficacia Paolo Rumiz – ed entrare più consapevolmente nel futuro, coinvolgendo maggiormente, grazie alle nuove tecnologie, il pubblico dall’estero attraverso la rete degli istituti italiani di cultura e dei Fogolars Furlans».

 

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