Gorizia, un progetto per valorizzare il Monte Sabotino

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redazione

26 Settembre 2022
Reading Time: 2 minutes

Presentato a Claut

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Valorizzare le caverne del Monte Sabotino in vista della scadenza del 2025, quando Gorizia sarà parte integrale della Capitale della Cultura Europea assieme a Nova Gorica: questo l’obiettivo che si sono dati gli speleologi del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” realizzando un progetto di salvaguardia e valorizzazione di quello che recentemente è stato riconosciuto come biotopo naturale denominato “Monte Sabotino”.

Il progetto realizzato dall’architetto Michele Pellizzari assieme a uno staff del “Seppenhofer” è stato presentato nell’ultimo fine settimana di settembre, in occasione del Convegno Regionale di Speleologia “Speleo2022”, organizzato dalla Federazione Speleologica regionale del Friuli Venezia Giulia e svoltosi nel paese carnico di Claut.

Il Monte Sabotino, l’altura posta a nord di Gorizia, su cui durante la Grande Guerra 1915-18 si sono svolti i più aspri combattimenti per la conquista della città, attualmente rappresenta il simbolo storico più importante per il capoluogo isontino.

Il monte costituisce anche l’ultimo baluardo del territorio carsico situato alle spalle di Gorizia. Esso si può considerare la naturale propaggine del Carso goriziano. I calcari di cui l’altura è costituita sono fortemente incarsiti e, anche se i fenomeni carsici ipogei sono molto rari, in superficie si possono riscontrare numerose forme carsiche superficiali. La particolarità e unicità di questo territorio carsico con la sua flora, fauna e morfologia, nonché testimonianza storica, è stata riconosciuta da tutte le organizzazioni ambientaliste e di ricerca storica.

L’importanza di questo sito è tale che, sulla sommità del monte, come è già stato detto, proprio recentemente è stato riconosciuto il biotopo naturale denominato “Monte Sabotino” attraverso un decreto del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha dato attuazione anche alle norme di tutela dei valori naturali individuati all’interno dell’area stessa.

Allo scopo di tutelare sia la morfologia delle particolari forme carsiche superficiali ivi esistenti e le numerose testimonianze storiche della Grande Guerra, in vista del 2025 quando Gorizia sarà dichiarata Capitale Europea della Cultura, il Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” ha eseguito un progetto per la sua valorizzazione.

Tale progetto si propone, attraverso una opportuna sentieristica e cartellonistica, di mettere in evidenza sia le forme carsiche superficiali sia la valorizzazione delle testimonianze storiche determinate dalla presenza di alcune caverne esistenti lungo la cresta del monte. Al proposito si ricorda che il Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, nell’ambito dell’attività di “speleologia in cavità artificiali”, ha a suo tempo rilevato topograficamente e catastato presso il catasto delle cavità artificiali della S.S.I., un numero considerevole di queste caverne.

 

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