Dagli pneumatici fuori uso ai parabordi per le barche

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redazione

7 Ottobre 2022
Reading Time: 2 minutes

Nuovi usi per il grano di gomma

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Presentato stamane a Trieste al convegno Approdi sicuri, all’interno del programma degli eventi Barcolana54, il prototipo di parabordo realizzato in gomma riciclata da pneumatici fuori uso, frutto di economia circolare applicata alla nautica.

“La gomma riciclata da pneumatici fuori uso è un materiale molto performante, che riteniamo utilissimo in ambito velico e nautico. Dopo aver testato la validità delle pavimentazioni in gomma riciclata presso lo Yatch Club di Genova – dichiara Giorgio Pisano, responsabile sviluppo mercati Ecopneus – a Trieste presentiamo in anteprima il primo prototipo di parabordo in gomma riciclata da PFU. Ecopneus si occupa del trattamento del 60% degli pneumatici fuori uso: in 11 anni di attività ne sono stati raccolti 2,5 milioni di tonnellate. Il nostro lavoro arriva anche su molte banchine, andando a sostituire gli pneumatici posizionati illegalmente: sono rifiuti e vanno smaltiti correttamente, questo è tra i molti passi in avanti presso la piena economia circolare dei PFU”.

 “Per Uisp la sostenibilità sociale è sempre stata una priorità: benessere, salute, tutela, sostenibilità ambientale e sicurezza sono valori per noi imprescindibili”, ha dichiarato il presidente Uisp Nazionale Tiziano Pesce. “Ecopneus è un partner ideale per portarli avanti e il percorso ultradecennale che abbiamo realizzato è stato intriso di ricerca e formazione assieme al mondo accademico. Tutto ciò che abbiamo portato come sperimentazione è stato anticipato da approfondimenti scientifici. Dai primi utilizzi della gomma riciclata nei campi di calcio o rugby fino a nuovi applicativi negli impianti sportivi e al benessere degli animali. Oggi siamo qui per presentazione queste nuove applicazioni nautiche come il parabordo in gomma reciclata”.

“Anche lo sport può essere protagonista della transizione ecologica attraverso percorsi innovativi e di formazione – afferma Sara Vito, responsabile Transizione ecologica Uisp – si tratta di un’opportunità per il mondo della vela per ripensare in chiave sempre più sostenibile la propria attività sportiva”.

 

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