Ruda, solidarietà in nome di Rita Gratton

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Livio Nonis

30 Ottobre 2022
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A cinque mesi dalla scomparsa

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A cinque mesi dalla scomparsa, il ricordo della maestra Rita Gratton a Ruda continua a essere vivo e intenso.

I suoi coetanei, tutte persone nate nel 1945, che hanno vissuto assieme a lei i primi anni dell’infanzia frequentandola dall’asilo fino alle scuole elementari e medie, hanno voluto ricordarla. Si sono ritrovati nella parrocchiale di Santo Stefano dove è stata celebrata in suo suffragio una messa dal parroco don Giampiero Facchinetti, anche lui doppiamente coinvolto poiché coetaneo di Rita.

Al termine della quale sono state raccolte le offerte che saranno devolute alla ricerca per debellare la Sclerosi Laterale Amiotrofica, di cui Rita da molti anni era affetta. Dopo ventidue anni, da quando Rita Gratton la portò a Ruda, l’Associazione “Aiutiamoli a Vivere” manca del suo caposaldo, quella persona che per molti lustri organizzò l’arrivo dei bambini dalla Bielorussia, che colpiti dalle radiazioni della centrale nucleare di Chernobyl, passavano qualche tempo in Friuli per “disintossicarsi” dalle radiazioni. Un’idea che poi si sviluppò anche in molti paesi limitrofi.

Il suo impegno perdurava nell’arco di tutto l’anno e per raccogliere fondi organizzava bancarelle nelle feste e nelle marcelonghe. Senza dimenticare il servizio in parrocchia come catechista, animatrice nei campi scuola, nei consigli pastorali ma anche nell’assistenza agli ammalati: un impegno a tutto tondo nel mondo cattolico, del volontariato e nell'assistenza.

 

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