Trieste festeggia la Giornata Internazionale dell’Infermiere

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redazione

9 Maggio 2014
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Lunedì 12 maggio

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Lunedì 12 maggio si rinnova l’appuntamento con la Giornata internazionale dell’Infermiere: anche quest’anno il Collegio Ipasvi (Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d’infanzia) di Trieste festeggia con la città questa ricorrenza, veicolando informazioni e consigli utili nel segno della prevenzione e di uno stile di vita sano e sostenuto da abitudini ottimali per la tutela della salute.

Diverse le iniziative promosse e sostenute da Ipasvi per l’edizione 2014 della Giornata, dal palcoscenico alla scuola. A cominciare da “Chi è l’infermiere?”, concorso di disegno per studenti delle scuole primarie indetto nell’ambito dei percorsi formativi di educazione alla salute che coinvolgeranno circa 120 alunni delle classi quarte e quinte dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni” – Scuola “Mauro” e la Scuola “Giotti”, facente capo all’Istituto comprensivo “Tiziana Weiss”.  Il tema “Chi è l’infermiere?” sarà illustrato attraverso disegni singoli, e i 12 lavori ritenuti migliori verranno selezionati per un calendario che sarà distribuito alle scuole e alla cittadinanza.  Nel corso delle sessioni formative verranno illustrati ai bambini gli ambiti in cui opera l’infermiere e la complessità legata alla presa in carico della persona nel contesto della struttura sanitaria, e saranno impartiti elementi preventivi per promuovere uno stile di vita sano e di tutela della propria e altrui salute, dal  lavaggio sociale delle mani agli interventi in caso di incidenti domestici, alla telefonata al 118: cosa dire e come farlo, in un contesto di emergenza.

Sempre lunedì 12 maggio, in serata, al Teatro Bobbio, debutta il progetto scenico “Il teatro che fa la differenza” realizzato dal Teatro La Contrada in collaborazione con Ipasvi Trieste, e con il sostegno del Comune, dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina e dei Comuni dell’ambito 1.1. (Duino Aurisina-Sgonico-Monrupino) e 1.3 (Muggia e San Dorligo della Valle). 

Il progetto ha coinvolto una quindicina di anziani e giovani con diverse disabilità o normodotati provenienti da realtà differenti, all’interno di un laboratorio che manderà in scena una vera e propria “compagnia teatrale”, attraverso l’uso di una tecnica del tutto innovativa: il linguaggio dei segni. Una cifra espressiva di comunicazione gestuale e universale, in grado di stimolare la socializzazione e la fantasia dei partecipanti, potenziandone le capacità individuali. La parte didattica e di laboratorio teatrale è stata affidata a Francesco Paolo Ferrara, artista formatosi all’Academia Teatrale “Città di Trieste”, scuola di teatro promossa dall’Associazione culturale “La Cantina” costituitasi per volontà di Orazio Bobbio. 

«Per il debutto della produzione – spiega il Presidente Ipasvi Flavio Paoletti – abbiamo simbolicamente proposto il 12 maggio, data che coincide con la Giornata Mondiale dell’infermiere: ogni anno, in questa data, il Collegio Ipasvi di Trieste promuove iniziative volte alla tutela della salute dei cittadini. E questa comune iniziativa nasce dalla consapevolezza che invecchiare in attività sia un passaggio obbligato per tutelare la buona salute dei nostri anziani e contestualmente la sostenibilità del sistema socio-sanitario, in crisi per l’importante riduzione dei fondi nazionali messi a disposizione delle Regioni. Bisogna creare una cultura ‘generativa’ delle risorse già presenti nelle persone e nella comunità, valorizzando la condizione dell’anziano come età di riferimento – una condizione ‘ filosofica’ – per trasmettere ai giovani una cultura di pratiche salutari» .

Intanto sono ancora aperti i termini di partecipazione al “Premio Valentina Sossi, infermiere dell’anno”: un riconoscimento che sarà assegnato da una commissione dedicata, e al quale possono partecipare – entro il 30 giugno – tutti i cittadini, indicando il nome dell’infermiere scelto, e iscritto al Collegio Ipasvi di Trieste, nell’apposito form scaricabile dal sito www.ipasvitrieste.it.    Capacità tecnica e accuratezza del ‘prendersi cura’, capacità istintiva di relazione umana e di approfondimento nel rapporto infermiere-paziente: doti che rientrano fra le caratteristiche dei possibili vincitori, così come non mancavano a Valentina Sossi, componente del Consiglio direttivo provinciale del Collegio Ipasvi di Trieste sin dal 2001, scomparsa nell’agosto 2013. Il vincitore del “Premio Valentina Sossi, infermiere dell’anno” sarà premiato in occasione della serata annuale Ipasvi di solidarietà, come di consueto programmata nel mese di luglio. 

Info Collegio Ipasvi Trieste, tel 040.370122.

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