Zigaina e Cervignano, una storia lunga 90 anni

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Margherita Reguitti

12 Maggio 2014
Reading Time: 3 minutes

Presentata la mostra celebrativa

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C’è un legame tenace e misterioso fra Giuseppe Zigaina, artista dell’immagine e della parola, e Cervignano del Friuli, cittadina illuminata dalla luce riverberata dalla laguna di Grado.

L’artista noto e apprezzato in tutto il mondo, accademico in Germania, amico dei grandi intellettuali del Novecento come Pier Paolo Pasolini, Giangiacomo Feltrinelli, Maria Callas e Elsa Morante, non ha mai voluto lasciare la sua città natale che in occasione dei suoi 90 gli dedica la seconda tappa di un omaggio dal titolo “Paesaggio come anatomia. Incisioni 1965-2014”.

La mostra, allestita fino al 2 giugno nelle sale del Centro civico e della Biblioteca comunale di via Trieste 35, presenta oltre trenta incisioni di formati diversi che raccontano i cicli più importanti della sua attività grafica. Stampe per la maggior parte messe a disposizione da Corrado Albicocco,  stampatore-artista al quale Zigaina da anni affida la trasposizione su carta di oltre la metà delle 400 lastre da lui incise.

Ma la mostra di Cervignano è anche un omaggio allo scrittore, al suo impulso di esprimersi attraverso la parola scritta: “A un certo punto della mia vita – spiega il maestro – ho sentito l’urgente necessità di usare la parola per raccontarmi”.

In questo senso sono esposti nelle sale dell’accogliente Biblioteca i venti volumi da lui scritti sulla vita e sul pensiero dell’amico Pier Paolo Pasolini e i molti cataloghi e volumi dedicati alla sua opera. In mostra anche preziosi libri d’arte pubblicati dalle Edizioni del Tavolo rosso di Udine.

“Questa inaugurazione mi commuove perché qui a Cervignano mi sono accadute cose uniche e straordinarie della mia esperienza umana e artistica. Ringrazio tutti e dico che l’unico problema è la mia età”.

Questo il semplice commento dall’artista durante la vernice alla quale hanno partecipato tanti amici ed estimatori e le autorità cittadine, tutti uniti dal desiderio di esprimergli affetto e stima. Per il sindaco Gianluigi Savino vi è orgoglio e gratitudine della città per la scelta del maestro di restare legato alle sue radici, al contempo la mostra è una riflessione per tutto il territorio sulla contemporaneità. Di lavoro continuo di ricerca sulla sua opera ha parlato Marco Cogato, assessore alla cultura.

La presentazione critica dell’esposizione è stata affidata a Francesca Agostinelli, curatrice del progetto e del catalogo, impreziosito da ritratti fotografici inediti di Danilo De Marco e da un omaggio in forma epistolare alla creatività in pittura e scrittura dell’amico Claudio Magris. “Il segno incisorio di Zigaina – ha evidenziato la curatrice – è sedimento di memoria, il gesto traccia l’anatomia di sé nel processo di apertura al mondo”.

Il terzo e ultimo appuntamento del progetto regionale sarà il 14 giugno a Udine alla Stamperia Albicocco, via Ermes di Colloredo 8. “Insostituibile, paziente, caparbio”, così Zigaina descrive Corrado Albicocco, artista esso stesso capace di interpretare e dare un contributo sostanziale alla riuscita dell’opera.

La mostra, organizzata dal comune e dal Circolo Arci, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Accademia udinese di Scienze Lettere e Arti e la Stamperia d’Arte Albicocco, è aperta con ingresso libero con i seguenti orari: giovedì 10–12, venerdì, sabato e domenica 10 – 12 e 16 – 19, per ulteriori informazioni possono essere richieste a: artecorrente@gmail.com oppure al mobile 338 8454492.

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