A Lovaria torna a scorrere il Roiello

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redazione

25 Marzo 2015
Reading Time: 3 minutes

Grazie all’impegno del volontariato

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Quattro anni di impegno volontario, di determinazione progettuale e di capacità di relazione con diversi soggetti istituzionali e finalmente il “brindisi” inaugurale: il Roiello è tornato a correre dalla presa sulla Roggia di Palma, a San Gottardo, fino a Lovaria, passando per Pradamano. Ad alzare i bicchieri e a progettare il futuro manutentivo di questo corso d’acqua lungo 9,5 chilometri e protetto dal 1989 dalla Soprintendenza come bene storico-paesaggistico, c’erano il Comitato Amici del Roiello di Pradamano, anche grazie alla cui volontà l’acqua ha ripreso a scorrere, con il suo presidente emerito Paolo Benedetti e l’attuale Alberto Pertoldi; l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito; il sindaco di Pradamano, Enrico Mossenta; l’assessore comunale di Udine Enrico Pizza; il vice presidente del Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento Tiziano Venturini e il direttore generale Massimo Canali in qualità di gestore dei corsi d’acqua del demanio idrico regionale.

“Da anni ormai nell’alveo del Roiello, il cui uso delle acque fu normato dal Patriarca Ulrico II nel 1171 quando ne concesse l’uso libero e in perpetuo agli abitanti della villa Pradamano, non scorreva più l’acqua proveniente dal Torre e captata dalla Roggia di Palma all’altezza di San Gottardo”, ricorda Pertoldi. Sulle prime l’idea del Comitato di riportare l’acqua pareva di difficile attuazione, poiché parte del terreno è ghiaioso e quindi permeabile. Il Comitato però non si è dato per vinto e ha ripulito con la collaborazione del Consorzio e dei Comuni di Udine e Pradamano per circa 6 chilometri l’alveo da sterpaglie ed erbacce. Il Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento ha regolato le paratoie a San Gottardo immettendo l’acqua nell’antico tracciato. Ci sono voluti mesi perché l’acqua arrivasse in modo stabile prima a Pradamano e poi a Lovaria, ma ora il limo depositatosi sulle parti ghiaiose ha consentito la continuità del fluire.

“Abbiamo raggiunto un grande risultato – sottolinea Pertoldi –, ma ora si tratta di renderlo stabile grazie a un progetto condiviso per il futuro”. Per questo lo scorso 21 marzo, il Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento ha lanciato l’idea, condivisa dal Comitato, di giungere alla stipula di un “Contratto di fiume” sottoscritto da tutti gli attori interessati, e cioè Regione, Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento, Comuni di Udine e Pradamano, Comitato Amici del Roiello, “per definire gli impegni di ciascuno per portare a regime nel tempo lo scorrere dell’acqua del Roiello di Pradamano”, hanno evidenziato Venturini e Canali.

“Il Roiello potrebbe essere il primo caso in Friuli Venezia Giulia sul quale si applicherà questo protocollo giuridico per la rigenerazione ambientale che, previsto in diverse direttive europee, viene assunto dalla legislazione regionale con il disegno di legge su difesa del suolo e utilizzo delle acque n. 82 che sarà dibattuto in Consiglio regionale a metà aprile”, ha sottolineato l’assessore Vito. Rimasta “molto colpita” dall’”importante impegno sul fronte ambientale e sociale profuso dal Comitato di volontari”, l’assessore ha aggiunto che il Roiello può davvero rappresentare una “case history” locale per l’applicazione del Contratto di Fiume, “poiché qui ci sono già tutti presenti gli attori che devono condividere il progetto”.

Il Comitato ha già pronta anche una corposa pubblicazione sul Roiello e i suoi territori tra storia, economia, fotografie e ricordi ed è in attesa di trovare la copertura economica per darlo alle stampe.

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