Da Pordenone all’Expo per rappresentare il Veneto

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redazione

10 Aprile 2015
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Il “Ritratto di Arianna” di Virgilio Guidi

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Se per visitare le due mostre in corso alla Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato di Pordenone “Virgilio Guidi. Il destino della figura” e “Luigi Vettori. Un’eredità spezzata”, c’è ancora una settimana di tempo, essendo in chiusura il 19 aprile, questo è l’ultimo fine settimana in cui si potrà ammirare il “Ritratto di Adriana” di Virgilio Guidi. Il quadro, realizzato nel 1928 è stato infatti scelto e richiesto da Vittorio Sgarbi per la mostra “Il tesoro d’Italia”, da lui curata nel Padiglione Eataly di Milano Expo 2015, in programma dal 1° maggio al 31 ottobre 2015. Per l’esposizione sono stati scelti una serie di capolavori rappresentativi dell’arte di ciascuna regione italiana e l’opera di Virgilio Guidi, che si trova esposta a Pordenone dal 25 ottobre in occasione delle suddette mostre, è tra quelle selezionate per la regione Veneto. Per il Friuli Venezia Giulia sono state invece individuate opere di Antonio Carneo, Arturo Nathan, Carlo Sbisà, Attilio Selva, Vittorio Bolaffio, Bruno Croatto, Francesco Asco, Guido Marussing, Mario Montececcon e

Afro. “L’obiettivo della mostra Il tesoro d’Italia (che ha un potenziale di visitatori stimato intorno a 10.000 persone al giorno) – scrive Vittorio Sgarbi – è quello di segmentare una materia così vasta e articolata come la complessa geografica artistica italiana in episodi coerenti tali da far emergere, con grande chiarezza, lo spirito dei luoghi e il gusto espresso nelle forme. Anche ad occhi inesperti sarà facile avvertire la diversità di un piemontese da un lombardo, di un veneto da un toscano, di un marchigiano da un pugliese, e mai, come in questa occasione, il confronto apparirà tanto evidente da far riconoscere ogni differenza in un coro che restituisce l'immagine dell'Italia: un mosaico da cui emerge una unità costruita sulla varietà, perché l'Italia è una e divisibile, e così si mostra in una esposizione senza precedenti, verificando costanti nel mutare dei secoli”.

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