La felicità è verde

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Vanni Veronesi

12 Maggio 2015
Reading Time: 4 minutes

Torna “Giardini Aperti”

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Cos’è il verde? Nelle nostre città – sempre più congestionate – aiuole, giardinetti e orti urbani non sono più sufficienti.

Interrogato su questi temi, di recente l’architetto e antropologo Franco La Cecla ha dichiarato: «Espressioni come ‘Green City’ e ‘Smart City’ sono più che altro usate come slogan. Tutte le città potrebbero, e dovrebbero, essere green. Ma non bastano il verde pubblico e gli orti urbani per guadagnarsi l’etichetta di green city: fare un bilancio dei consumi in modo da ridurre le emissioni di CO2 significa compiere tutta una serie di azioni, come costruire con materiali diversi, coibentare, usare energie alternative. […] Il mio timore è che possa prevalere una visione un po’ di facciata, in cui ci si curi dell’aspetto green delle città, tralasciando però la sostanza democratica del vivere in un contesto urbano».

Che il verde pubblico non basti per rendere attraente una data località è da sempre una delle tesi sostenute dai membri (oggi arrivati a 150) del comitato Amici in giardino, nato in Friuli Venezia Giulia nel 2010 per promuovere qualcosa di meno appariscente, ma in realtà più sostanziale: il verde privato. Quello dei giardini che circondano villette e condomini, ossia gli edifici costituenti il vero e proprio tessuto urbano al di fuori dei centri storici, dove la bellezza è già garantita dai monumenti e dal fascino del passato. Il comitato, fi no al 2014 coordinato da Valeria Lanini, da quest’anno è sotto la direzione di Loredana Sant, cervignanese, madre di due figli. Vera cultrice del giardinaggio, nel corso del tempo ha saputo trasformare il giardino della propria casa in una vera attrattiva per turisti, grazie alla sua piccola collezione di rose antiche e storiche italiane.

Come lei, molti altri appassionati saranno protagonisti di una manifestazione ormai di culto, che si svolgerà domenica 17 maggio: Giardini aperti. «L’iniziativa – spiega Loredana – è nata nel 2010: l’idea è quella di aprire il proprio giardino ai visitatori, dando loro la possibilità di muoversi in un contesto piacevole, dominato da fi ori e piante, senza dimenticare i momenti conviviali. Il nostro motto è: “Condividi il tuo giardino, regalerai felicità”». Niente di più vero: per gli amanti del verde, la visita dei giardini altrui è sempre un’occasione per captare idee, cogliere suggerimenti, confrontarsi con altri appassionati e magari migliorarsi.

Numeri e caratteristiche

L’evento, unico in tutta Italia, muove un flusso di turisti sorprendente, con picchi di oltre 500 visitatori nei giardini più grandi, spesso provenienti dal resto del Nord Italia e persino dall’estero; di recente, fra l’altro, la televisione austriaca ha registrato un programma dedicato proprio a Giardini aperti. Il segreto di questo successo è dato dalla rigorosa organizzazione: chi desidera aprire il proprio giardino deve prima superare una sorta di esame ‘visivo’ da parte degli esperti del Comitato, per garantire un livello minimo di qualità. «Naturalmente non possiamo frenare l’entusiasmo – puntualizza Loredana Sant -, ma nemmeno permettere che si faccia passare per ‘natura’ qualsiasi cosa; è vero, tuttavia, che abbiamo detto di no in ben pochi casi, a dimostrazione che da noi c’è molto amore per il verde».

Una tesi dimostrata dai numeri: per l’edizione 2015 i giardini coinvolti saranno 5 in provincia di Trieste, 4 in quella di Gorizia, 21 in quella di Pordenone e 39 in quella di Udine. Lo spettro dell’offerta è amplissimo e va dal piccolo (ma non per questo inferiore) vivaio casalingo ai grandi parchi di palazzi nobiliari. A questi si aggiungono altri giardini di enti pubblici e privati: a Trieste il Roseto di San Giovanni presso l’ex OPP; a Gorizia il parco all’inglese Viatori, proprietà della Fondazione Carigo; a Gradisca l’Istituto Agrario ‘Brignoli’, immancabile in un appuntamento come questo; a Pordenone il Museo Itinerario della Rosa Antica, presso il Parco Galvani, con le sue 185 varietà di rose; a Fiume Veneto il Parco di Villa Ricchieri, oggi sede della Scuola dell’infanzia ‘Angelo Custode’; a Sequals il Giardino di Villa Carnera, la casa del celebre pugile; a Spilimbergo i giardini all’italiana della residenza Comunale e il roseto della Scuola IIS ‘Il Tagliamento’, che dispone anche di un ricco orto botanico; a Manzano il parco dell’Abbazia di Rosazzo, che proprio nella rosa trova l’etimologia del suo nome; a Cervignano, infine, lo straordinario parco di Villa Chiozza, popolato da una simpatica colonia di cervi, dove resiste ancora un vigneto storico di Refosco dal Peduncolo Rosso.

Uno sguardo al futuro

Giardini aperti è anche un invito a riscoprire l’anima contadina del Friuli e dunque, fra gli obiettivi di Loredana Sant, c’è il desiderio di coinvolgere in futuro le storiche bressane di Montenars, vere e proprie opere di ingegneria arborea, anticamente finalizzate alla cattura degli uccelli. Nel frattempo, cambiate le esigenze della nostra vita quotidiana, il nuovo paesaggio urbano ed extraurbano è quello dominato dalle rotatorie, per le quali il comitato Amici in giardino invita a studiare tipologie di decoro vegetale a bassa necessità di manutenzione, onde evitare di vederle trascurate in futuro. Perché, pubblico o privato che sia, il verde è sempre un piccolo contributo alla felicità.

 

Giardini aperti si svolgerà in tutto il Friuli Venezia Giulia domenica 17 maggio, con ingresso libero, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 al tramonto. Per scoprire i giardini coinvolti e tutte le attività inserite in programma: info@amicingiardino.it www.amicingiardino.it

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