Dall’Aquila a Udine per studiare i terremoti

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redazione

6 Aprile 2016
Reading Time: 2 minutes

Studenti abruzzesi in visita in regione

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Sono passati 7 anni dalla tragedia che (il 6 aprile del 2009) ha scosso l’Abruzzo causando 309 morti tra L’Aquila e provincia. A distanza di un mese, il prossimo 6 maggio si ricorderà invece il terremoto che 40 anni fa colpì il Friuli Venezia Giulia: 989 le vittime, circa 3.000 i feriti.
Trentaquattro studenti del Liceo scientifico Bafile dell’Aquila partono oggi dall’Abruzzo per visitare la nostra regione, che come la loro porta le cicatrici del terremoto. Domani pomeriggio visiteranno a Udine il Centro di Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale che, in occasione del quarantesimo anniversario del terremoto del Friuli, apre ogni settimana i suoi laboratori alle scuole e da febbraio a maggio accoglierà più di 600 studenti.

Gli studenti abruzzesi incontreranno i sismologi dell’OGS e visiteranno le sale operative dove viene effettuato il monitoraggio sismico del territorio.

“Parleremo dei processi fisici che causano i terremoti”, spiega Marco Mucciarelli, direttore del CRS. “E illustreremo cosa possiamo fare per difenderci da questi fenomeni naturali. “Spiegheremo inoltre come funziona il Centro di Ricerche Sismologiche dell’OGS che, da oltre 30 anni, gestisce la Rete Sismometrica del Friuli Venezia Giulia per conto della Protezione Civile regionale: un sistema in grado di rilevare costantemente i terremoti, anche estremamente piccoli, per darne eventualmente l’allarme. Negli anni la rete sismometrica, composta da strumenti ad alta tecnologia, si è estesa al Veneto e alla Provincia di Trento: oggi è collegata alle reti nazionali italiana, austriaca, slovena e svizzera”.

Gli studenti visiteranno, inoltre, il museo Tiere Motus di Venzone e il giorno successivo, l’8 aprile, faranno tappa a Trieste per visitare la Grotta Gigante e i Laboratori di biologia marina dell’OGS.

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