Scoperte evasioni fiscali a Sistiana e Gorizia

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redazione

21 Ottobre 2016
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Attività della Guardia di Finanza

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La Compagnia della Guardia di Finanza di Prosecco ha dato esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dalla locale Autorità Giudiziaria nei confronti di una cittadina britannica, titolare di una scuola di lingue estere che aveva sede in pieno centro a Sistiana. Il provvedimento della confisca mette fine alla vicenda che aveva visto coinvolto l’istituto, sottoposto a verifica fiscale da parte delle Fiamme Gialle triestine per gli anni d’imposta compresi tra il 2006 e il 2012. Al termine delle investigazioni preliminari, eseguite incrociando i dati estrapolati dalle banche dati in uso con le risultanze emerse dai vari sopralluoghi, si rilevava come il soggetto economico in parola di fatto fosse totalmente sconosciuto al fisco italiano. Una scuola che ha annoverato, fino al mese di maggio 2011, anno della chiusura, circa 200 studenti. Attraverso lo schermo di una presunta sede legale londinese e di un codice identificativo di diritto inglese, la ditta individuale era riuscita a gestire in Italia un’attività imprenditoriale consistente nell’organizzazione di corsi di varie lingue e viaggi di studi all’estero senza emettere alcuna ricevuta fiscale con partita iva nazionale.

Grazie al reperimento dei documenti rinvenuti sui personal computer della scuola, i militari sono riusciti a ricostruire il volume di affari conseguito in Italia, ammontante a quasi 2 milioni e mezzo di euro di ricavi e oltre 180 mila euro di IVA, nonché accertare e segnalare agli uffici competenti l’impiego di 30 lavoratori “in nero”. Al termine del giudizio per le connesse responsabilità penali previste e punite dalle norme regolanti la materia dei reati tributari, si è proceduto, nei giorni scorsi, alla definitiva confisca di un appartamento, due magazzini e un’autovettura di grossa cilindrata, tutto di proprietà della titolare della scuola di lingue estere.

A Gorizia, invece, i finanzieri della Compagnia della locale Guardia di Finanza, nel corso dei controlli del territorio volti a contrastare fenomeni di evasione ed elusione fiscale nel settore immobiliare, hanno individuato cinque imprese edili, attive da anni nella provincia isontina, le quali, a decorrere dal 2011, non hanno presentato le dichiarazioni fiscali, pur realizzando rilevanti ricavi, derivanti dalla vendita di immobili e da opere di ristrutturazione di abitazioni per uso residenziale. L’individuazione degli “evasori” è avvenuta incrociando i dati dei bonifici bancari per le ristrutturazioni edilizie con i beneficiari. Le indagini sono poi proseguite, previ provvedimenti autorizzatori disposti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, con l’accesso presso i domicili dei legali rappresentanti, consentendo di acquisire documentazione contabile ed extracontabile utilizzata poi per la ricostruzione dei reali volumi d’affari dei contribuenti sconosciuti al Fisco. Successivamente, sono stati inoltrati questionari ai clienti e ai fornitori delle imprese sottoposte a verifica, così come desunti dall’esame delle agende, dei quaderni e degli appunti trovati nel corso degli accessi domiciliari, in modo da definire l’entità dei ricavi e dei costi e determinando in questo modo i redditi imponibili sottratti a tassazione. Al termine delle verifiche, le fiamme gialle goriziane hanno accertato, oltre all’omessa presentazione delle previste dichiarazioni fiscali, anche l’irregolare tenuta delle scritture contabili obbligatorie, constatando altresì redditi non dichiarati pari a 1.123.000 euro, per un ammontare complessivo di imposte evase pari a oltre 270.000 euro, includendo I.RE.S, I.R.PE.F, I.V.A. e I.R.A.P. L’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di Gorizia ha condiviso i rilievi mossi dalla Guardia di Finanza, emettendo avvisi di accertamento nei confronti dei contribuenti, con domicili fiscali tra i comuni di Gorizia, Villesse e Mariano del Friuli

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