Friuli Colli Orientali, un 2016 di vini ottimi

imagazine_icona

redazione

29 Dicembre 2016
Reading Time: 2 minutes

Qualità ritenuta superiore all’anno precedente

Condividi

La produzione media delle uve, nel 2016, è stata leggermente più bassa dell’anno precedente (10-15 per cento circa), ma con una qualità e una intensità aromatica superiore alla media, un pH inferiore alla media e una vendemmia che si è svolta in condizioni meteorologiche ottimali con grappoli sanissimi. Le varietà a bacca bianca – Ribolla gialla, Friulano e Pinot grigio, in particolare – hanno raggiunto una qualità di maturazione superiore alla media. Tra i rossi, è stata una buona annata soprattutto per il Pignolo e il Merlot.

Sono alcune delle considerazioni contenute nell’undicesima relazione tecnica, presentata a Povoletto, dai collaboratori del Consorzio Friuli Colli Orientali-Ramandolo. «Un servizio prezioso – spiega il presidente consortile, Michele Pavan – che consente alle aziende di disporre di una enorme quantità di dati storici utili alla produzione e al miglioramento costante della qualità in un tratto progettuale futuro sempre più contrassegnato dalla sostenibilità». 

Alla vendemmia è stato raccolto un numero di grappoli per pianta superiore alla media mentre il numero di acini per grappolo e il loro peso medio sono risultati inferiori alla media, causando una riduzione della produzione (10-15 per cento), rispetto a quella della vendemmia 2015.

Il 2016 del Friuli Colli Orientali si può definire come un anno termicamente ottimale, in linea con la serie storica, con una piovosità inferiore alla media. L’andamento stagionale ha determinato uno sviluppo vegetativo leggermente anticipato e una raccolta delle uve leggermente posticipata.

La superficie a Doc del Consorzio, per il 2015, si attesta sui 1.933 ettari, per una produzione certificata di 90.000 ettolitri di vino (per il 63 per cento bianco e 37 per cento rosso), in crescita rispetto all’anno precedente.

Visited 2 times, 1 visit(s) today
Condividi