Pordenone consacra la Signora del Flamenco

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redazione

10 Aprile 2017
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“La Chana” conquista “Le Voci dell’Inchiesta”

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Commovente, intenso, ironico, vero e drammatico: è il film-documentario sulla vita della più celebre danzatrice di flamenco di tutti i tempi, la gitana Antonia Santiago Amador, detta La Chana a vincere il Premio del pubblico alla decima edizione del festival di Cinemazero Le Voci dell’Inchiesta, che si è concluso nella tarda serata di domenica 9 aprile. Già premiato all'ultimo International Documentary Filmfestival di Amsterdam – il principale festival d'Europa (se non del mondo) – il film non è solo la storia di una stella del flamenco degli Sessanta e Settanta, ma una voce della resistenza al femminile, il racconto di una donna che all’apice della sua carriera è sparita dalle scene a causa del rapporto con un marito violento. Ritroviamo la Chana ormai anziana in questo documentario della regista croata Lucija Stojevic, presente in sala per l’annuncio del Premio, che racconta il percorso che ha portato al suo ritorno, per un ultimo, eccezionale spettacolo, da seduta.

La decima edizione delle Voci ha presentato quest’anno una selezione di 30 lungometraggi, di cui 22 in anteprima nazionale, selezionati dal coordinatore Riccardo Costantini con lo staff di Cinemazero. Sono stati circa 50 gli appuntamenti complessivi con oltre 40 ospiti, tra registi, esperti, giornalisti arrivati a Pordenone da ogni parte del mondo.

Non è mancata la risposta del pubblico che ha affollato tutti gli spazi disponibili con un afflusso di oltre seimila le presenze registrate in 5 giorni.

«Quello delle Voci dell’Inchiesta è un festival che si pone anche l’obiettivo di un’alta ricaduta sociale – spiega il coordinatore Costantini – capace di dare voce alle diversità, aumentare l’attenzione e la sensibilità per l’ambiente e i diritti umani e favorire la comprensione di fenomeni sociali complessi, come le nuove forme di terrorismo, le nuove povertà, il lavoro, l’integrazione, la convivenza e molte altre ancora”.

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