Da Cervignano in cima all’Europa

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redazione

5 Maggio 2017
Reading Time: 2 minutes

La scalata dell’Elbrus

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Il 18 maggio sarà il grande giorno. Quello in cui il cervignanese Michele Tomaselli, nostro collaboratore, partirà assieme a tre amici e alla guida alpina Fabrizio Della Rossa alla volta della Russia. L’obiettivo è raggiungere con gli sci la cima (5.642 m) dell’Elbrus, la montagna più alta d'Europa. “L’ascesa – racconta Tomaselli – non presenta particolari difficoltà tecniche, ma si tratta comunque di un’ascensione a oltre 5.000 metri su ghiacciaio: la quota e l’incognita tempo, le temperature molto rigide che possono arrivare anche a -30°C e  la lunghezza dell’ascensione saranno variabili importanti”.

L’Elbrus è nella lista delle sette vette più alte per ogni continente, e dista solo un paio di chilometri dal confine con la Georgia. La montagna presenta una forma conica geometricamente corretta e possiede due vette principali, quella Occidentale con l’altezza di 5.642,7 m, e quella Orientale con 5.621 m. La prima ascesa all’Elbrus risale al 1829, quando Killar Hashirov riuscì a calpestare la Vetta Orientale. Dopo cinquant’anni, nel 1874, la Vetta Occidentale fu conquistata da un gruppo di scalatori, guidati da Crauford Grove. Geograficamente, la vetta dell’Elbrus giace direttamente sul confine tra Asia ed Europa.

Michele Tomaselli ha già salito con gli sci il Monte Bianco, le principali cime dell’Austria e della Slovenia, l’Etna, e alcune cime della Norvegia. Ha salito a piedi il Kiimanjaro (5.895 m) e Cima Margherita (5.119 m) nel gruppo del Ruwenzori, in Africa, il Tharpa Chuli (5.663 m) in Nepal, il Diablo Mudo in Perù (5.350 m), il Ben Nevis (1.345 m) in Scozia, il Rysy (2.503 m) in Polonia, il Pico alle isole Azzorre (2.351 m) l’Ergeysi Dagi (3.916 m) in Turchia, il Piton de Neiges (3.069 m) alle isole della Reunion al largo delle Oceano Indiano, alcuni 4.000 delle Alpi Occidentali e ha effettuato numerosi trekking tra Patagonia, India, Madagascar, Nepal, Islanda, Yemen, Perù.

In attesa di leggere il resoconto di questa impresa sul prossimo numero della rivista iMagazine, a Michele e ai suoi compagni di viaggio il nostro più sincero in bocca al lupo!

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