Passioni umane e divine si plasmano a Illegio

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redazione

22 Maggio 2017
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Inaugurata la mostra “Amanti”

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Inaugurata a Illegio (Tolmezzo) la mostra “Amanti. Passioni umane e divine”, organizzata dal Comitato di San Floriano a cura di don Alessio Geretti e che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 8 ottobre.

La mostra conduce il visitatore in un percorso di quarantacinque dipinti e sculture che vanno dal Trecento al Novecento, provenienti da trenta collezioni europee e che elevano l'animo accendendo l'emozione con le storie più incantevoli, struggenti, sublimi e tragiche: quelle che raccontano la potenza, sottile e grandiosa, dell'amore.

Le opere trovano origine da cinque fonti principali – la mitologia classica, la Sacra Scrittura, le vite dei santi, la letteratura cavalleresca e romantica, il teatro – e immergono il visitatore in una profonda meditazione sull'amore, nel suo rapporto tra materia e spirito, tra gioia e tormento, tra la vita e la morte.
Ecco allora Venere e Adone, in un'opera di Jaques Blanchard del 1632 mai vista prima in Italia, che riflette l'insegnamento di Tiziano e rappresenta la stessa Venere innamorata, per uno scherzo di suo figlio Eros, di un uomo la cui bellezza la rende plasticamente arrendevole.

Ma l'emozione del sentimento viene materializzata anche dalle sculture del Canova: nell'Endimione dormiente la luna ammira l'irresistibile gioventù del cacciatore. Una fascinazione che non vuole avere mai fine, e per questo Endimione rimane eternamente addormentato. Sospeso nel tempo.
Altro soggetto, stessa declinazione: Amore e Psiche. Qui il Canova modella la favola di Apuleio, quando Eros si innamora di un'anima, delicata e fragile, come la farfalla che viene tenuta nella mano del dio.

C'è poi il tradimento, come quello di Cleopatra a Marcantonio, che Johann Michael Rottmayr in un olio su tela, riflettendo un barocco nordico pesante, sublima artisticamente nell'inganno compiuto usando l'avvenenza. E poi la perdizione, la danza di Salomè che fa breccia nel cuore lascivo di Erode, dipinta dal croato Ivan Tisov, il quale, contaminato dalla secessione di Monaco, rappresenta una scena completamente concentrata sull'ipnosi del ballo.
Nel percorso di Illegio 2017 trova spazio dirompente anche la sensualità mistica della Maddalena, con due opere per la prima volta esposte in Italia e siglate da Orazio Gentileschi e da Bartolomé Esteban Murillo.

Amore e morte, e in questo caso la fine prematura di Ernst Klimt (fratello del celebre Gustav), che scomparso a soli 28 anni è riuscito a lasciare in eredità i Giovani innamorati nel giardino, raffigurando quella che per pochi anni sarà sua moglie ma che rimarrà eterna, perché il tempo passa e, con il dono della fede, il sentimento non muore mai.

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti la presidente della Regione FVG Debora Serracchiani, il vicepresidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi, e il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo

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