Giovani interpreti e grandi artisti suonano a Trieste

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redazione

20 Settembre 2017
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In scena al Teatro Verdi

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Da lunedì 25 settembre nella Sala Ridotto del Teatro Verdi si apre a Trieste la 16^ edizione del Festival pianistico “Giovani interpreti & grandi Maestri”. Un cartellone con protagonisti della scena solistica attuale, impegnati sul tema del “viaggio armonico”: fino al 23 ottobre sfileranno Emanuele Arciuli, impegnato in un emozionante recital ungherese attraverso pagine di Liszt, Haydn e Bartók, Giuseppe Guerrera, applauditissimo al Concorso di Montreal, con pagine di repertorio russo nel nome di Scrjabin, Shostakovich e Rachmaninov, e ancora Filippo Gorini, vincitore del Concorso Internazionale Beethoven di Bonn, con due Sonate di Beethoven e l’op.11 di Schumann, repertorio congeniale al giovane artista italiano così legato alle partiture di matrice tedesca.

Il focus sulla letteratura musicale polacca sarà affidato, lunedì 9 ottobre, alla pianista Anna Kravtchenko, impegnata a Trieste nell'esecuzione integrale dei Notturni di Chopin secondo la successione del bulgaro Alexis Weissenberg. A suggello dell’edizione 2017 del Festival ecco, lunedì 23 ottobre, una performance che attraversa tre Paesi per descrivere l'Evoluzione del Concerto pianistico, tra Salieri, Mozart e Beethoven, capisaldi del repertorio. Protagonista sarà il pianista Benedetto Lupo, solista accanto all'Orchestra da Camera di Mantova

“In Ungheria” titola la performance di Emanuele Arciuli che lunedì 25 settembre (ore 20.30, Ridotto Teatro Verdi) si dedicherà a pagine musicali di Franz Joseph Haydn (Variazioni in fa minore, Hob.XVII:6), Franz Liszt (da Historische ungarische Bildnisse, S2059 e Hymne de la Nuit) e Béla Bartók (Szabadban “All'aria aperta”). 

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