Attività fisica e influenza: ecco le sette regole da sapere

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redazione

7 Novembre 2017
Reading Time: 3 minutes

Prevenire e curarsi con l’allenamento

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Dopo un ottobre secco e caldo, novembre ha portato piogge e freddo su tutta la penisola. L’autunno è tornato con forza accompagnato da forti precipitazioni, freddo e neve sopra i 1.000 metri. Cambiamenti repentini di temperature, vento e sbalzi climatici rendono questo periodo particolarmente adatto alla diffusione della “vera” influenza 2017.

Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, il virus influenzale che ci attende è strettamente legato al clima. Per il 2017 sono attesi 4-5 milioni di casi di influenza, ai quali vanno sommati gli 8-10 milioni di sindromi parainfluenzali (favoriti in caso di inverno particolarmente mite).

Il termine influenza comprende diversi tipologie di forme infettive, ma possiamo parlare di “vera influenza solo se si presentano contemporaneamente tre condizioni : febbre superiore ai 38° con insorgenza brusca; dolori muscolari e articolari; problematiche respiratorie come tosse e naso che cola. In tutti gli altri casi si parla di infezioni respiratorie o sindromi parainfluenzali.

Secondo una ricerca di Assosalute, gli italiani si affidano soprattutto al buon senso nella lotta all’influenza: il 55% si copre meglio, evita gli sbalzi di temperatura e si lava spesso le mani (40%). Il 15%, al contrario, non fa nulla per non ammalarsi.

Un italiano su 4 pratica sport con continuità nel proprio tempo libero (dati CONI), ma con il freddo e l’influenza come si fa? Con acciacchi e temperature basse l’ultima cosa a cui si pensa è allenarsi. C’è chi dice che sia controproducente allenarsi con il freddo e chi, saldo verso i propri obiettivi, è sicuro che sia meglio non interrompere.

Ecco i consigli dei personal trainer iscritti su StarOfService dedicati a chi pratica sport all’aria aperta:

1. Vestirsi adeguatamente . Mai senza abbigliamento tecnico, k-way e cappello. È importante non essere appesantiti dagli indumenti ma essere ben coperti dal freddo. 

2. Non dimenticare il riscaldamento e gli esercizi di allungamento . Con il freddo è più facile andare incontro a strappi muscolari e contratture.

3. Un bicchiere dacqua ogni ora . Anche se con il freddo si ha meno sete è importante rimanere idratati: in questo modo le vie aeree saranno più protette da virus e batteri.

4. Seguire unalimentazione volta a rafforzare il sistema immunitario . Via libera a tutti gli alimenti ricchi di vitamina C, ferro, zinco e magnesio.

5. Lo sport rafforza il sistema immunitario ma evitare sforzi elevati . Nel caso di attività fisica prolungata e intensa, l’organismo risulta più debole fino a 72 ore dopo la fine dell’allenamento

6. La regola del collo . In caso di malesseri o influenza questa è la regola d’oro: se i sintomi si situano sopra al collo allenarsi fa bene. Naso chiuso, starnuti, sinusite: un po’ di sudore farà bene. Sì a yoga, pilates, postural training, danza e ballo. Evitare, invece, nuoto, bicicletta, sport di squadra e sollevamento pesi.

7. Imparare ad ascoltarsi . In caso di sintomi situati al di sotto del collo (nausea, vomito, tosse) è meglio riposare e attendere almeno una settimana dalla guarigione totale prima di riprendere l’attività.

Lo sport è prevenzione e cura, dunque, ma è necessario imparare a riconoscere i segnali che il nostro corpo ci invia per evitare di sottovalutare o ingigantire i sintomi.

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