L’Olocausto di Music in mostra a Trieste

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redazione

28 Novembre 2017
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Opere inedite ritrovate dal professor Franco Cecotti

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A vent'anni dalla mostra dedicata a Zoran Music alla Risiera di San Sabba (1997), il Museo Revoltella di Trieste si è arricchito di un nucleo di opere grafiche del maestro, uno dei più importanti del nostro territorio per riconosciuta statura internazionale. Ventiquattro disegni di Music, firmati e datati Dachau 1945, che testimoniano la vita e la morte nel campo di concentramento sono stati rinvenuti dal professor Franco Cecotti negli archivi di ANPI, ANED, ANPIA e dell'IRSML. Per celebrare il ritrovamento di questo straordinario patrimonio, profondamente connesso con la storia della città, il Museo Revoltella si accinge a realizzare una mostra temporanea, dal titolo provvisorio: Zoran Music, occhi vetrificati prevista nel periodo 26 gennaio – 2 aprile 2018, accompagnata da una giornata di studio dedicata all'artista.

La notizia è stata oggetto di una conferenza stampa tenutasi nell'Auditorium del Civico Museo Revoltella, a cui hanno partecipato l'assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi con la direttrice del Servizio Musei e Biblioteche Laura Carlini Fanfogna e il professor Cecotti (docente negli Istituti superiori di Trieste fino al 2009; collaboratore del Ministero dell'Istruzione in diversi corsi di formazione in didattica della storia. Collaboratore dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, di cui è stato presidente dal 2003 al giugno 2007; attualmente ricopre la carica di vicepresidente dell’Associazione nazionale ex deportati-Aned).

“La decisione degli enti proprietari di concedere in comodato gratuito a lungo termine (50 anni) le opere alla galleria d'arte moderna di Trieste ha un valore eccezionale poiché il Civico Museo Revoltella diviene così, a livello mondiale, il museo pubblico detentore del più cospicuo numero di disegni di Music sul tema della deportazione”, ha spiegato la direttrice Carlini.

Cecotti ha raccontato i dettagli del ritrovamento dei 24 disegni di Music, nella sede dell'ANPI, dopo 40 anni, avvenuta il 20 luglio 2016, contenuti all'interno di 30 pacchi legati con lo spago assieme ad altri documenti (dal 1944  fino al 1971), giornali di Dachau, ciclostilati del 1945. Il tutto è stato poi consegnato all'Archivio di Stato. Altri pacchi di simile contenuto sono stati ritrovati anche all'ANED.  “Ho chiesto poi alle associazioni – ha ricordato Cecotti – di firmare un documento in cui si specificava di affidare a una struttura consona i disegni, individuata nel museo Revoltella, quale sede ideale a tal scopo e per dare a tutti la possibilità di conoscere le atrocità della guerra. La straordinaria testimonianza di Music, attraverso i suoi disegni, fa scoprire da vicino cosa hanno visto quegli occhi. Gran parte dei deportati, provenivano dall'Istria e dal nostro territorio (gli uomini venivano deportati a Dachau, mentre le donne ad Auschwitz). I disegni sono stati realizzati nel maggio '45, dopo la sconfitta dei tedeschi. Un centinaio in tutto, che Music aveva consegnato ai suoi compagni, ma tanti sono andati smarriti. È probabile – ha concluso – che i 24 disegni, realizzati perlopiù a inchiostro e a matita su fogli improvvisati (anche sul retro di pagine di libri), siano stati rinvenuti da ex-deportati”. 

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