Agricoltura sociale per coinvolgere le persone fragili

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redazione

19 Gennaio 2018
Reading Time: 3 minutes

Sinergia tra due cooperative di Casarsa della Delizia

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Nascono nuove sinergie tra il Piccolo Principe e la Cantina Viticoltori Friulani La Delizia all’insegna dell’agricoltura sociale. Infatti le due cooperative di Casarsa della Delizia hanno recentemente avviato una collaborazione finalizzata all’integrazione lavorativa di persone che presentano forme di fragilità. Fino a marzo 2018, Il Piccolo Principe ha assunto cinque lavoratori svantaggiati che saranno impiegati nell’attività di stralciatura delle vigne, in assistenza ai potatori della cantina. Partner di questo progetto anche due aziende agricole: Bozzetto Giuseppe e Colussi Walter. 

L’attività si svolge a Pantianicco (Udine), nell’azienda sperimentale della cantina stessa e coinvolge cinque uomini con vario tipo di svantaggio (fragilità psichiatrica, sociale e disabilità) in età compresa tra i 20 e i 60 anni. “Si tratta di persone – ha spiegato Tobia Anese, responsabile degli inserimenti lavorativi – che da lungo tempo non lavoravano o che sono alle prime esperienze e che sono state inserite in questo percorso di integrazione lavorativa che per loro significa riscatto sociale, autonomia e indipendenza. Siamo davvero orgogliosi di questo progetto e ringraziamo la Cantina La Delizia perché è stata lei stessa a esprimere il desiderio di voler coinvolgere in alcune lavorazioni agricole le realtà dell’agricoltura sociale locale che promuovono l’integrazione lavorativa di persone svantaggiate”.

La cooperativa Il Piccolo Principe dal 2009, anche attraverso il progetto La Volpe sotto i Gelsi, conduce diverse iniziative di agricoltura sociale in rete con aziende agricole locali, offrendo risposte di tipo riabilitativo, sociale e lavorativo a persone con problemi di salute mentale e con disabilità. 
“La rete sociale partita da La Volpe sotto i Gelsi – ha aggiunto Anese – si è via via allargata nel numero dei partner del territorio e con nuove progettualità che arricchiscono le possibilità di inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate. In particolare ricordiamo la collaborazione con i nostri viticoltori di San Giovanni, con alcune aziende agricole di Casarsa, l’azienda Agricola Ferrato di Sbroiavacca, la cooperativa sociale “il Seme” di Fiume Veneto, la cooperativa sociale “Il Ponte” e recentemente proprio la Cantina La Delizia di Casarsa. Mediante il lavoro della terra si crea solidarietà e inclusione sociale”.

Inoltre tramite la fattoria sociale La Volpe sotto i Gelsi di San Vito al Tagliamento sta portando avanti da diversi anni percorsi di formazione e accrescimento delle competenze delle persone svantaggiate per favorire la loro inclusione lavorativa e sociale e questa iniziativa è il risultato ma anche l’evoluzione del progetto La Buona Terra. Quest’ultima è un’iniziativa inter-ambito distrettuale nata per favorire l’inclusione e il lavoro di persone in stato di svantaggio nei contesti rurali Sud-Est della provincia di Pordenone.

“L’agricoltura sociale – ricorda Giuliana Colussi, portavoce regionale del Forum dell’agricoltura sociale – è nata dal sogno di un mondo migliore, dal bisogno di giustizia, dalla ricerca dell’uguaglianza, dalla necessità quasi fisica di restituire i diritti di cittadinanza alle persone più fragili. La nostra regione vanta un incredibile bagaglio di esperienze innovative che dai primi passi di applicazione della legge Basaglia a oggi sono diventate un patrimonio di progettualità concrete che nelle comunità rappresentano reali risposte di inclusione sociale e lavorativa”.

Recentemente Il Piccolo Principe ha anche avviato in collaborazione con Cefap Codroipo un corso di potatura inserito all’interno del progetto Pipol, ovvero il Piano Integrato di Politiche per l'Occupazione e il Lavoro approvato dalla Regione. “Attualmente – ha concluso Tobia Anese – il corso è frequentato da 14 persone con e senza svantaggio. Il corso, della durata di 250 ore fino a marzo, prevede anche circa 150 ore di attività pratiche in aziende di Casarsa e San Giovanni. L’intento è sempre quello di incrementare le competenze per creare opportunità di impiego e favorire l’occupazione”.

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