Trieste, Reanna Simsig infermiera dell’anno

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redazione

24 Luglio 2018
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Proclamata a Grignano

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Per la sua «capacità di coniugare empatia e professionalità, attraverso una visione olistica del paziente che necessita delle cure più appropriate ma anche di un legame umano e personale da costruire con l’infermiere che lo “prende in carico”», va a Reanna Simsig la 5^ edizione del Premio “Infermiere dell'anno” promosso da OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Trieste e dedicato alla collega Valentina Sossi, scomparsa nell’agosto 2013.

«Quella dell’infermiere – ha spiegato la vincitrice – è una professione che concede margini di autonomia, ma che richiede anche un solido lavoro di squadra per ottimizzare i risultati del “take care”. Punto centrale è la capacità di costruire relazioni, perché la visione sanitaria sia adeguata al contesto in cui si erogano le cure». 

Reanna Simsig, premiata dal presidente Opi Trieste Flavio Paoletti, è operativa dal 2011 nella Microarea di Giarizzole e vanta un’esperienza importante nell’assistenza domiciliare in cui «l’aspetto sociale è l’altra faccia dell’aspetto sanitario». La targa che la riconosce come “Infermiere dell’anno” 2018 è stata consegnata al culmine della annuale Serata estiva di solidarietà come sempre di scena alle Terrazze a Grignano: accanto a Simsig le altre due finaliste 2018, Andreja Troha e Ursula Manzon cui è andata una menzione speciale. 

Nel corso della serata il presidente Paoletti ha annunciato il nuovo bando “OPI per Trieste” 2018 che andrà all’associazione del territorio più meritevole per un progetto di forte impatto socio-sanitario: il bando sarà online dal prossimo autunno e la proclamazione è prevista nella prima assemblea 2019 degli iscritti Opi.  

«Sono 2.300 circa – ha ricordato Paoletti – gli infermieri attualmente iscritti all’Ordine OPI nell’area di Trieste. Il Premio Sossi, così come il bando per le associazioni impegnate a favore della comunità, nasce da questo presupposto: coltivare il dialogo con i cittadini nel segno della salute e del rapporto che gli infermieri instaurano con le persone prese in carico».

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