Trieste, boom di visitatori ai musei civici

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redazione

25 Gennaio 2019
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Presentati i dati 2018

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Sono stati 608.807 le persone che nel 2018 hanno visitato i civici musei di Trieste, con una crescita globale di 110.286 unità pari a + 22,1% rispetto all'anno precedente. Il 2018 ha visto infatti entrare a regime il nuovo sistema di rilevazione dei dati unificato per tutti i musei, che consente una raccolta più precisa e uniforme degli ingressi e un conteggio più accurato dei partecipanti agli eventi collaterali promossi dagli istituti.  A queste vanno aggiunte le oltre 239 mila che hanno visitato le biblioteche comunali e le oltre 116 mila che hanno partecipato a specifiche mostre in altri allestimenti. Fatte le somme, le strutture culturali triestine hanno ospitato quasi un milione di visitatori.

I dati sono stati resi noti oggi dall’assessore comunale alla Cultura, Giorgio Rossi, durante una conferenza stampa a Palazzo Gopcevich cui hanno partecipato anche il direttore di Area Fabio Lorenzut e i direttori del Servizio Musei e Biblioteche Laura Carlini Fanfogna e del Servizio Promozione e Progetti Culturali Francesca Locci.

In ulteriore ampliamento sono i visitatori al Castello di San Giusto a quota 127.718, con un aumento del 8,8% su base annua e del 62,65% sul biennio. Da marzo 2018 il Castello può contare su un apparato esplicativo rinnovato, una segnaletica aggiornata e una grafica coordinata dell'Armeria e del Lapidario Tergestino, testi bilingui italiano-inglese e nuovo percorso espositivo nell'Armeria.

In progressione anche gli ingressi alla Risiera di San Sabba, 119.872 in totale, con +11,5%. Le risorse finanziarie preannunciate per il triennio 2018-2020 consentiranno di migliorare la qualità dell'offerta del monumento nazionale con prevedibili ricadute positive sugli ingressi negli prossimi anni.

Il Museo Revoltella è in forte crescita con 61.652 visite nel 2018 contro le 31.451 nel 2017 (+96%). La programmazione delle mostre Music, Altre Storie e Metlicovitz, il riallestimento del 5° piano Primo Novecento al Revoltella, il lancio del programma Ospite d'Onore con l'esposizione del dipinto WaldBau di Paul Klee ed altre iniziative quali Storie nell'arte e Museodanza realizzate nel 2018 hanno ampliato il numero dei fruitori del museo, così come le serate di apertura estiva in concomitanza con la riapertura del bar sulla terrazza.

Risultato positivo ottenuto anche dal Museo di Antichità Winckelmann, ex Civico Museo di Storia ed Arte, che nel 2018 ha toccato 40.948 presenze, con un incremento del 37,8% sull'anno precedente. Il museo ha quadruplicato le presenze in un biennio. Nel 2018 si è rafforzato il collegamento tra il Lapidario Tergestino in Castello, l'Orto lapidario e il Museo, con la riqualificazione delle aree verdi, degli spazi interni e degli apparatati esplicativi del Museo, in concomitanza con le celebrazioni del 250esimo anniversario della morte di Winckelmann. La stagione di conferenze e proiezioni Archeologia di Sera, lo spettacolo Morire per quattro monete in collaborazione con il Rossetti, il weekend di rievocazione Legiomania, la mostra Iapodes in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Zagabria, accompagnata da un ciclo di conferenze, hanno concorso all'aumento del pubblico.

L'Aquario Marino si è mantenuto stabile con 53.348 visite.

Il Museo di Storia Naturale ha raggiunto I 20.545 ingressi. Positivo riscontro hanno ricevuto i cicli di conferenze a carattere scientifico e la rassegna Paleomovies, nonché la tradizionale mostra micologica e quella sugli Algari.

Positiva anche la performance del Museo Schmidl con 18.535 ingressi, all'interno dei quali sono stati computati anche i frequentatori delle iniziative culturali e musicali del Museo nella sala conferenze Bazlen (lunedì dello Schmidl, le stanze della musica, ecc.).

Il Museo Sartorio ha ottenuto un forte incremento di pubblico 12.459 ingressi (+ 82,76% sul 2017) attraverso le iniziative di collaborazione con il FAI (apprendista cicerone), le visite teatrali animate e le mostre (Razzismo in cattedra e Francesco Faraci nell'ambito di Trieste Photo days).

Il Museo d'Arte Orientale ha registrato 10.598 visite (+ 54,58% sul 2017) sia grazie al nuovo orario di apertura (giovedì–domenica 10-17) sia grazie alle mostre temporanee che coniugano il contemporaneo alle collezioni storiche (Akyama e Void Tokyo nell'ambito di Trieste Photo days), dei workshop e delle conferenze in collaborazione con le associazioni culturali che promuovono le relazioni Italia – Giappone.

Il Museo del Risorgimento, grazie all'apertura (giovedì–domenica 10-17) garantita dalla Lega Nazionale che ha sviluppato inoltre laboratori dedicati alle scuole e itinerari di raccordo tra I vari monumenti di storia del Novecento, ha ottenuto un incremento di visite: 6.057.  Anche la Foiba, il cui centro visite è gestito dalla Lega Nazionale, ha aumentato l'affluenza con 105.324 visite (+8,82% sul 2017).

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