Lignano, a Franca Leosini il Premio Speciale Hemingway

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redazione

7 Maggio 2019
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Il 22 giugno la cerimonia di premiazione

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L’autore francese Emmanuel Carrère per la Letteratura, la storica Eva Cantarella per l’Avventura del pensiero, il giornalista Federico Rampini nella sezione Testimone del nostro tempo e l’artista Riccardo Zipoli per la Fotografia sono i vincitori del Premio Hemingway 2019, promosso dal Comune di Lignano  Sabbiadoro con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it. 

E va alla giornalista Franca Leosini, dal 1994 autrice e conduttrice del programma cult “Storie maledette” su Rai3, il Premio Speciale Hemingway 2019 “Dentro la cronaca, dentro la vita”, assegnato dalla Giuria dell’Hemingway con la Città di Lignano Sabbiadoro, nel 60° anno dall’istituzione del Comune.

I vincitori sono stati annunciati, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, del sindaco del Comune di Lignano Luca Fanotto con l’assessore alla Cultura Ada Iuri, con il presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Giovanni Pavan e il presidente della Giuria del Premio Hemingway Alberto Garlini. La Giuria del Premio Hemingway 2019 è composta anche da Gian Mario Villalta e Italo Zannier, dal sindaco di Lignano e dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.

Nel segno di Ernest Hemingway saranno gli “Incontri” chiamati anche quest’anno a trasformare il Premio in un vero e proprio Festival, aperto alla partecipazione del pubblico a Lignano Sabbiadoro. Un cartellone che permetterà di incontrare i vincitori al Centro Congressi Kursaal e di trovarli riuniti nella Serata di Premiazione al CinemaCity sabato 22 giugno alle 18.30 (per informazioni e per prenotare il proprio posto, fino ad esaurimento: www.premiohemingway.it).

Il Premio Hemingway si completa con gli eventi legati ai temi e alla personalità artistica di Ernest Hemingway a cura del Comune di Lignano Sabbiadoro: il cartellone si aprirà martedì 18 giugno con un programma di letture a tema nella Chiesetta S. Maria del Mare (ore 18.30) e prevede ancora mercoledì 19 giugno alle 20.45 al CinemaCity la proiezione del film “Per chi suona la campana” (1943, regia di Sam Wood con Gary Cooper e Ingrid Bergman), dal romanzo di Hemingway, e come sempre il concerto che saluterà il solstizio d’estate all’alba del 21 giugno: l'Accademia d'Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento, diretta dal Maestro Domenico Marson, proporrà nell’Arenile del Faro Rosso, dalle 5, un concerto su musiche di Antonio Vivaldi, con l’esecuzione de “L'Estate” da “Le quattro stagioni”. Per l’occasione violino solista sarà Natsuho Murata, vincitrice del concorso internazionale “Il piccolo violino magico 2018”. Infine domenica 23 giugno, alle 11, il Brindisi al Parco Hemingway, con il racconto di Hemingway e l’inaugurazione del nuovo totem di ingresso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREMIO HEMINGWAY 2019: VINCITORI E MOTIVAZIONI

Il premio Hemingway 2019 per la Letteratura va ad Emmanel Carrère “per lo stile incisivo e inconfondibile, che ha saputo portare il dato biografico e autobiografico, raccontato spesso nella sua nudità, a essere la pietra di scandalo intorno a cui ruotano le contraddizioni della nostra società. Nelle sapienti mani di Carrère la vita stessa, ordinaria o spericolata, si trasforma quasi senza scarto in letteratura, con uno sguardo che scandaglia il reale come forma di inesauribile turbamento, o di limite costantemente trasgredito a cui si lega l’esistenza stessa dell’autore. Dal caso di cronaca di Jean-Luc Romand, a Eduard Limonov, a Philip K. Dick o a Paolo di Tarso, Carrère ha raccontato il chiaroscuro di una umanità tormentata e magnifica, criminale e altamente morale, in un intarsio di voci che si intersecano e non smettono di porci domande”. Il pubblico del Premio Hemingway potrà incontrare Emmanuel Carrère venerdì 21 giugno, al Centro Kursaal di Lignano Sabbiadoro alle 21: dialogherà con lui il presidente di Giuria Alberto Garlini.

va alla storica Eva Cantarella il Premio Hemingway 2019 per l’Avventura del pensiero: “attraverso saggi di precisa erudizione e di grande capacità affabulatoria ci ha svelato, quasi portandoceli davanti agli occhi, i più diversi aspetti della vita pubblica e privata nell'antichità classica, dai banchetti alla bellezza, ai giochi, alla magia, alla politica, fino al sesso e all’amore. Eva Cantarella ci ha offerto un ritratto vivo e palpitante della quotidianità antica, facendoci conoscere uomini e donne che scopriamo molto vicini a noi, quasi confusi alle nostre passioni, ai nostri sogni e alle nostre debolezze. Il passato parla al presente e il presente al passato, proprio perché anche le non trascurabili differenze vengono guardate e analizzate con benevolenza e intelligenza per cogliere, nella luce del mito e della storia, i riflessi in grado di illuminare il nostro tempo”. Eva Cantarella incontrerà il pubblico sabato 22 giugno, alle 11 al Centro Kursaal, conversando con Gian Mario Villalta.

Il premio Hemingway 2019 nella sezione “Testimone del nostro tempo” va al giornalista Federico Rampini, corrispondente da New York del quotidiano La Repubblica, “per la sua capacità di raccontare i cambiamenti del presente, fornendo ai lettori un’ampia ricognizione delle linee di forza che stanno ridefinendo gli assetti politici e economici globali, dai Paesi emergenti alle corporation della silicon Valley. Osservatore in prima fila, nomade globale che ha descritto la provincia americana di Trump così come la Cina del boom economico, con lucidità di analisi e attenzione alla ricostruzione storica dei fenomeni, Rampini ci ha insegnato a guardare dietro le apparenze della realtà di oggi, per renderci più consapevoli di quello che potrà essere il nostro futuro”. Federico Rampini sarà protagonista di una conversazione pubblica venerdì 21 giugno, alle 18.30 al Centro Kursaal: fresco autore del libro “La notte della sinistra” (Mondadori), a Lignano Sabbiadoro dialogherà con Gian Mario Villalta.

Anche per l’edizione 2019 il Premio Hemingway seleziona una personalità eccellente e innovativa della “fotografia”è l’artista Riccardo Zipoli, autore del volume In domo Foscari (Marsilio). “Riccardo Zipoli – spiegano le motivazioni – con grande eleganza e qualità tecnica celebra l’anniversario di 150 anni dell’Università di Venezia: un suggestivo esempio di come i fotografi possono raccontare con poetica sensibilità, e non solo banalmente elencare e illustrare il soggetto, evidenziando i significati di una evoluzione storica, poi ricorrendo a un coerente assemblaggio grafico, di una sequenza di immagini, qui coordinate come pagine di un romanzo. Nel Fotolibro In domo Foscari il paesaggio è l’architettura dello storico Palazzo sul Canal Grande di Venezia, esaminato e filtrato anche nei dettagli, cogliendone i silenzi e le atmosfere, facendo infine emergere in questo saggio visivo la storia di un luogo e di una attività culturale di rilievo mondiale qual è l’Università Cà Foscari di Venezia, nella sua complessità sociologica ed estetica, che traspare attraverso il muto ma energico linguaggio della fotografia”. Giovedi’ 20 giugno Riccardo Zipolisarà protagonista dell’incontro in programma al Centro Kursaal alle 18.30, in dialogo con Italo Zannier e con Alberto Garlini. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con gli “Incontri con l’autore e con il vino” 2019 di Lignano Sabbiadoro.  

In questa 35^ edizione arriva infine il nuovo Premio Speciale “Dentro la cronaca, dentro la vita”, assegnato dalla Giuria con la Città di Lignano Sabbiadoro, nel 60° anno dall’istituzione del Comune. Va alla giornalista Franca Leosini “per la sottile ironia, lo stile deciso, lo sguardo disincantato nel raccontare casi di cronaca spesso perturbanti, entrando con intelligenza nella materia oscura della nostra società. Donna elegante e dai modi misurati, Franca Leosini, nonostante le atmosfere noir, le storie drammatiche e cruente dei suoi programmi, si impone come una figura rassicurante del piccolo schermo, capace di trascinare lo spettatore verso argomenti scottanti, approfondendo, grazie a un instancabile lavoro e una dettagliata preparazione, storie di cronaca nera che diventano, grazie alla sua acribia professionale, squarci di comprensione sulla stessa natura umana”.

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