Udine si trasforma in una cassa armonica

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redazione

21 Maggio 2019
Reading Time: 3 minutes

Dal 24 al 28 giugno in programma “More than Jazz”

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È tutto pronto per il via ufficiale di “More Than Jazz”, il nuovo progetto che dal 24 al 28 giugno porterà a Udine i colori, le emozioni e le suggestioni non solo del jazz, ma di tutte quelle sfaccettature che la musica in generale, anche quella improvvisata, è capace di regalare. Ed è proprio per questo che il festival, per la direzione artistica di Glauco Venier, con il sostegno del Comune di Udine e organizzato da SimulArte e dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, si intitola “More than jazz”, “Oltre il jazz” appunto.

«Uno dei principali obiettivi – spiega Venier, pianista e compositore di fama internazionale –, sarà che, proprio a Udine, si creino dei contatti per future collaborazioni musicali anche in altri luoghi dell'intera Alpe Adria. Una sorta di luogo comune dove una trentina di musicisti si incontreranno per suonare e far nascere delle idee che, nel segno dell'amicizia, potranno essere esportate non solo nei loro Paesi di provenienza, ma in tutta Europa».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco perché il sottotitolo della manifestazione è proprio “friendship”, amicizia, a indicare la volontà di mettere assieme musicisti di fama internazionale, togliendo ogni limite di espressione musicale, lasciando spazio a idee progettuali e compositive di ciascuno di loro, «così da far scattare quella scintilla creativa – continua Venier – che rappresenta il cuore pulsante di ogni espressione artistica, musica compresa. In poche parole mi sento come un cuoco che sperimenta vari ingredienti per creare un nuovo piatto e vede quello che alla fine accade. Allo stesso modo faremo noi con la musica».

In attesa di conoscere nel dettaglio il programma della manifestazione, è lo stesso Venier a rivelare le prime anticipazioni. «Esattamente come accadeva a New Orleans per annunciare degli eventi, il giorno dell'apertura del festival, una marching band suonerà per le vie di Udine. I musicisti, che ancora non si conoscono tra di loro, si troveranno e decideranno insieme cosa suonare a orecchio, alla maniera del jazz, ricordando il grande Louis Amstrong. Sarebbe bello che si perdesse quasi il controllo, con gli artisti impegnati in gruppo a suonare, all'insegna della gioia, nei locali, nelle strade e nelle piazze della città».

Venendo agli ospiti che si esibiranno a Udine, si tratta di nomi di spicco nel panorama jazzistico dell'intera Alpe Adria e che, grazie alla collaborazione con il CSS, saranno in residenza artistica per le prove a Villa Manin di Passariano, per poi venire a Udine a esibirsi nei vari concerti in programma. «Allo stesso tempo – anticipa ancora Venier – vogliamo valorizzare anche i musicisti che si sono diplomati nei conservatori della regione e avremo l'onore di ospitare grandi artisti europei che suoneranno con i colleghi locali».

Udine si candida a diventare quello che dagli anni '50 ai '70 fu la tedesca Darmstadt, un punto d'incontro europeo per la musica contemporanea da cui uscirono fior fiore di artisti formatisi alla sua scuola a cui partecipavano nomi come Berio o Stockhausen. «La nostra ambizione – conclude il direttore artistico – è che Udine possa rappresentare lo stesso per la musica Jazz».

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