Studenti attenti al risparmio e alla gestione della “paghetta”

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redazione

30 Maggio 2019
Reading Time: 2 minutes

Progetto “Economia in classe”

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Studenti “formichine”, attenti al risparmio anche se il grado di conoscenza dei concetti economici è maggiore in relazione agli strumenti di pagamento di uso quotidiano e molto minore in relazione ai concetti economici legati al futuro (investimenti, pensioni, ecc.). Il 70% si dichiara in disaccordo con l’affermazione “preferisco spendere piuttosto che risparmiare”. Relativamente alla gestione del proprio “budget” (paghetta), il 43% dichiara di avere il completo controllo delle proprie spese e il 62% afferma di valutare attentamente se è in grado di permettersi un acquisto prima di comprare qualcosa.

Sono alcune delle risultanze emerse dall’analisi delle risposte al “Questionario delle competenze” con il quale, attraverso 18 domande, il progetto “Economia in classe” ha cercato di indagare il grado di alfabetizzazione finanziaria dei giovani: dal loro approccio rispetto al denaro e al risparmio, al comportamento negli acquisti; dall’utilizzo di strumenti finanziari, al grado di consapevolezza rispetto alle tematiche economiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un progetto appena concluso, realizzato dall’Ufficio Educazione Cooperativa di Confcooperative Fvg in collaborazione con l’Associazione assistenziale Obiettivo Benessere sui temi dell’educazione economico-finanziaria, nell’ambito dei Progetti Speciali per il potenziamento dell’offerta formativa finanziati dalla Regione Fvg. “Economia in classe” ha coinvolto, per quattro mesi, circa 200 studenti delle scuole secondarie di primo grado di 3 Istituti comprensivi della regione: “Valussi” di Udine (dove si è svolto l’evento pubblico conclusivo), “Virgili” di Martignacco, “Angeli” di Tarcento. Alle conclusioni hanno partecipato il segretario generale di Confcooperative Fvg, Nicola Galluà, Giuseppe Varisco, presidente di Obiettivo Benessere, Alberto Dreassi, professore associato di Economia degli intermediari finanziari dell’Università di Trieste e Alessandro Scarlatti dell’Ufficio statistica del Comune di Udine che hanno potuto constatare come l’84% dei giovani intervistati conosca cosa sia un mutuo; più del 90% conosca le carte di debito e credito, strumenti utilizzati quotidianamente dai genitori i quali, nel 63% dei casi, gestiscono insieme le finanze domestiche (coinvolgendo anche i figli nel 72,5% dei casi).

Evidenziano meno “certezze”, i ragazzi, quando si passa al grado di conoscenza di alcuni aspetti relativi alla finanza aziendale. Solo il 25% degli intervistati, per esempio, è in grado di dare una definizione corretta di “azione” e il 45% definisce correttamente le “obbligazioni”. Meno della metà degli intervistati conosce correttamente il concetto di inflazione.

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