Trieste, un “Sardon Barcolano” con la plastica riciclata

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redazione

21 Giugno 2019
Reading Time: 4 minutes

Presentato il progetto “dalla pARTE del MARE”

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Insieme, “dalla pARTE del MARE”. Insieme per lanciare un messaggio di supporto all’ambiente, per sostenere la raccolta differenziata delle plastiche, e per trasformare gli scarti in bellezza e arte. È questo il progetto di Barcolana assieme ad AcegasApsAmga, Herambiente (entrambe società del Gruppo Hera) e a Despar, Comune di Trieste e Regione FVG, che hanno presentato oggi l’iniziativa in vista di Barcolana51.

“Dalla pARTE del MARE” è un progetto artistico che coinvolge tutti coloro che questa estate avranno in mano un flacone usato o una bottiglia d’acqua vuota: questo scarto, prima che si trasformi in rifiuto, potrà avere una nuova vita. Portandolo – pulito – in uno dei punti vendita Despar che aderiscono all’iniziativa, potrà essere recuperato e trasformato grazie al lavoro di SCART, il progetto di Herambiente, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, che trasforma in opere d’arte oggetti che non utilizziamo più.

Con i flaconi di plastica usati e con le bottiglie d’acqua vuote, infatti, SCART realizzerà in tempo per Barcolana una installazione artistica che sarà il simbolo di questa edizione dell’evento, per ricordare a tutti che la  plastica va utilizzata fino in fondo, in più modi possibili e per più tempo possibile, e solo alla fine conferita nella raccolta differenziata.

Dalla pARTE del MARE” – spiega il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, circolo velico che organizza la Barcolana, Mitja Gialuz – è un progetto che abbiamo ideato e del quale ci siamo innamorati al punto di coinvolgere davvero tutti: vuole essere un grande simbolo di lavoro comune, capacità di costruire un messaggio condiviso in attesa di Barcolana. Insieme costruiremo un grande pesce, una installazione che chiederemo al Comune di posizionare in piazza Unità durante Barcolana, perché sia chiaro a tutti che la plastica va utilizzata, riutilizzata, utilizzata ancora, e solo dopo conferita, e sicuramente non dove finire nell’ambiente e in mare”. 

Gialuz ha ringraziato AcegasApsAmga, il Gruppo Hera e Despar per aver immediatamente aderito all’iniziativa e aver “fatto proprio il progetto, permettendo di trasformare un’idea di una azione condivisa in cui tutti investono risorse a vantaggio di un messaggio condiviso”, il Comune di Trieste e la Regione FVG “per aver manifestato entusiasmo e aver aderito subito e con grande spirito di iniziativa a questo progetto e in generale a tutte le iniziative ambientali di Barcolana51 che saranno identificate dall’hashtag #UnplasticTrieste, quasi un grido di battaglia per condividere un impegno comune a favore dell’ambiente”.

E il pesce che gli artisti di SCART realizzeranno con le bottiglie e i flaconi dei triestini non poteva che essere un sardon barcolano, già con il proprio nome di battesimo: Alice (pronunciato all’inglese, “Alis”  (ˈælɪs), in onore di tutti gli ospiti internazionali della Barcolana). Il Sardon Alice avrà oltre dieci metri di lunghezza, e sarà completamente fatto di plastica conferita dai triestini e recuperata: una installazione-manifesto in totale spirito barcolano, che i triestini contribuiranno a realizzare a partire dal 7 luglio, quando inizierà la raccolta nei Punti vendita Despar, dove saranno posizionati degli speciali contenitori che stanno tutti “dalla pARTE del MARE”.

Il progetto “Dalla pARTE del MARE” sarà completato dall’arrivo a Trieste, durante i giorni di Barcolana, della mostra SCART, una collezione di opere d’arte interamente realizzate con materiale di scarto (dal legno, alla plastica, passando per tessuti, cartone e metalli) che vedrà il chiostro del palazzo della Regione in piazza Unità popolato di installazioni di uomini e animali, affiancati da giganteschi quadri di personaggi celebri, tutti rigorosamente prodotti riciclando materiali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il progetto ha una valenza straordinaria non solo per Barcolana, ma per l’intera città – spiega Roberto Gasparetto, amministratore delegato di AcegasApsAmga. “Grazie alla potenza dell’arte e allo straordinario traino mediatico che è in grado di suscitare Barcolana, promuove infatti la consapevolezza dell’importanza dell’economia circolare, su cui il Gruppo Hera è quotidianamente impegnato, strumento indispensabile per la tutela del mare e delle biodiversità. Credo inoltre sia del tutto positiva la sinergia che si è creata fra soggetti pubblici e privati del territorio, attorno a questa grande iniziativa”.

La raccolta inizia il 7 luglio, e va avanti fino al 9 agosto: un mese per conferire in maniera semplice i flaconi blu, trasparenti, grigi e bianchi negli speciali contenitori posti nei negozi Despar. AcegasApsAmga li raccoglierà, li porterà agli artisti nel quartier generale di SCART che realizzeranno il Sardon Alice in tempo per l’inaugurazione di Barcolana, venerdì 4 ottobre. 

“Dalla pARTE del MARE” fa parte di un progetto più grande che, via via, nel corso dell’estate, Barcolana racconterà ai triestini, sempre legato al supporto delle attività contro l’abbandono delle plastiche in mare: “Il nostro progetto – ha spiegato ancora Gialuz – si chiama #UnPlasticTrieste e rientra in un preciso filone di attività educative, artistiche, culturali e scientifiche che Barcolana porta avanti da adesso a ottobre, per sensibilizzare sul tema del recupero delle plastiche dal mare. Cominciamo con il progetto per la costruzione di Alice, che diventa il nostro simbolo, ma lavoriamo su tanti fronti, insieme a tante realtà, dagli assessorati all’ambiente di Regione e Comune all’Arpa FVG con il suo laboratorio LaRea, Fondazione One Ocean, WWF, altre aziende che investono in Barcolana e che stanno sviluppando progetti ambientali in sinergia con noi”.

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