Il futuro delle smart cars passa anche per Udine

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redazione

18 Giugno 2020
Reading Time: 2 minutes

Ricerca internazionale dell’Ateneo friulano

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Da qualche giorno, tutti i cittadini interessati possono contribuire al progetto internazionale multidisciplinare di ricerca sui veicoli a guida autonoma che coinvolge ricercatori ed esperti di 41 Paesi, anche dell’Ateneo di Udine, e che mira a valutare l’impatto sociale, economico, etico e giuridico delle smart cars.

Per partecipare, è sufficiente compilare un questionario online, in forma anonima e che richiede circa una decina di minuti, che sarà fondamentale per raccogliere dati sulla accettazione sociale dei veicoli a guida autonoma, le smart cars, anche al fine di supportare le istituzioni dell’Unione Europea nella definizione di azioni politiche idonee a contemperare tutti gli interessi coinvolti, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo.

Il questionario è disponibile online all’indirizzo https://wiseact.limequery.com/724743?lang=it, su una piattaforma tecnologica sicura e conforme ai più recenti standard scientifici (Limesurvey). Tradotto e diffuso capillarmente nell’ambito del progetto di ricerca in più di 20 Paesi, il questionario contiene domande che servono a comprendere, per esempio, a quali condizioni i viaggiatori potranno preferire questi veicoli, o se saranno disposti a salire su di essi e a lasciarsi trasportare da soli o insieme ad altri passeggeri.

A livello locale, l’iniziativa è promossa da Federico Costantini, ricercatore di informatica giuridica del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine, uno dei referenti per l’Italia dell’Azione Cost “Wise-Act” – Wider Impacts and Scenario Evaluation of Autonomous and Connected Transport (https://wise-act.eu/ o https://www.cost.eu/actions/CA16222/), gruppo internazionale e multidisciplinare di ricercatori ed esperti che si occupa dell’impatto sociale ed economico, nonché delle questioni etiche e giuridiche dei veicoli a guida autonoma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Il tema dei veicoli a guida autonoma – spiega Costantini – è di particolare delicatezza perché interseca diverse questioni di estrema attualità: lo sviluppo di un trasporto sostenibile dal punto di vista urbanistico ed ecologico; l’avvento dell’intelligenza artificiale e l’introduzione delle sue applicazioni nella vita quotidiana; la raccolta dei big data e il loro sfruttamento economico».

E un futuro popolato da veicoli governati dall’intelligenza artificiale non è affatto fantascienza. «L’introduzione in via sperimentale di veicoli a guida autonoma sulle nostre strade – ricorda Costantini – è avvenuto già due anni fa con il decreto “Smart Roads”, mentre automobili, bus e autotreni con livelli di automazione molto avanzati sono già diffusi nel mercato automobilistico. I numerosi studi svolti sull’argomento prevedono notevoli benefici, dati dall’incremento della sicurezza nella circolazione e dalla maggiore efficienza nei trasporti, ma vi sono anche gravi incognite date dalle possibili ricadute negative, in particolare per quanto riguarda l’occupazione lavorativa, la sicurezza informatica e la protezione dei dati personali dei viaggiatori».

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