Staranzano Slow, il turismo lento come volano economico

imagazine livio nonis

Livio Nonis

18 Giugno 2020
Reading Time: 7 minutes

Vie lente tra mare e Isonzo

Condividi

Presentato il progetto STARANZANO SLOW, cofinanziato da Comune di Staranzano e Pro Loco, ha ottenuto uno specifico finanziamento da parte di Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia nell’ambito delle iniziative di CarigoGreen3, percorso triennale per la valorizzazione del territorio attraverso una fruizione a basso impatto ambientale e ad alto contenuto tecnologico, all’insegna di sostenibilità, paesaggio e innovazione. Il progetto vede la partecipazione di numerose associazioni in particolare l’Associazione Commercianti Staranzano Inn, Staranzano Centro Naturale, e Gruppo Commercianti COndiVIDe, nonchè associazioni culturali e naturalistiche come Co.NA, Associazione Culturale Bisiaca, il Camper Club Foce dell’Isonzo, le associazioni sportive La Staccionata e BisiachinBici.

Presenti all’incontro la presidente di Fondazione Carigo Roberta Demartin, il sindaco Ricardo Marchesan, l’assessore al Turismo e Commercio Manuela Tomadin, il presidente della Pro Loco Gian Guido Bellan.

Si tratta di un progetto di valorizzazione dei percorsi ciclopedonali e ippici che partendo da Staranzano come fulcro attrattivo grazie alle sue valenze naturalistiche ambientali, quali la Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo, l’area Natura 2000 ed il ricco paesaggio rurale, e la strategica vicinanza con il polo intermodale Trieste Airport mira a mettere in positiva sinergia e sostenere le imprese locali con una azione di promozione integrata delle loro attività. 

Il territorio basso isontino è attraversato infatti da una rete di percorsi ciclo-pedonali e ippici che da anni segnalano un flusso crescente di fruitori attirati dalle ricchezze naturalistiche e paesaggistiche che vedono nella Riserva della Foce dell’Isonzo un luogo di eccellenza per la preservazione dell’ambiente fluviale e delle zone umide lagunari e di risorgiva.

Numerose risultano le iniziative promosse sempre più negli ultimi anni dalle associazioni volontaristiche volte alla promozione della mobilità sostenibile. A sostegno di una politica e mobilità green il comune di Staranzano si sta dotando del PUMS (Piano della mobilità urbana sostenibile) e del Biciplan, strumenti che prevedono la connessione dei tracciati ciclabili urbani con il polo intermodale Trieste Airport, le reti ciclabili regionali e transfrontaliere.

Il territorio tuttavia non ha ancora saputo cogliere economicamente le potenzialità fornite dallo sviluppo di un turismo sostenibile, sempre più attento all’impronta ambientale e al consumo consapevole. La realizzazione, la cura e la manutenzione delle reti ciclabili devono diventare un programma ordinario delle amministrazioni locali per i tracciati urbani, ma ancor più per l’amministrazione regionale che ha in carico la manutenzione ordinaria delle reti regionali come la ciclabile FVG2 lungo il litorale.

I flussi di visitatori si concentrano infatti per la maggior parte lungo la fascia costiera, percorrendo la ciclovia FVG2 e l’Alpe Adria, verso La Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo e il litorale gradese.

Intercettare tali flussi per il territorio di Staranzano significa ridare vitalità all’economia locale, sia in termini di ristorazione sia di ricettività, ma anche di servizi volti all’assistenza e supporto dedicati non solo ai turisti giornalieri. 

Il progetto ha l’obiettivo di dare visibilità e promuovere il territorio attraverso la valorizzazione delle realtà esistenti, coordinate in una immagine comunicativa comune.

L'obiettivo generale è il rafforzamento della competitività del territorio come destinazione turistica, mirando al potenziamento della sua immagine, valorizzando le risorse naturali, culturali, materiali e immateriali presenti con le quali sono già state sperimentate azioni e iniziative non coordinate. Il fine è di realizzare un brand e un’immagine del territorio che possa essere inserita nei circuiti di promozione regionale proposti nel portale web Promoturismo FVG, fornendo al contempo materiali cartacei di supporto alle fiere e manifestazioni nazionali ed internazionali dedicate al turismo.

Il progetto STARANZANO SLOW si fonda sull’attività di concertazione dell’Amministrazione comunale con la Pro Loco, le associazioni locali e gli operatori privati, con la finalità di creare un tavolo di coordinamento per la promozione turistica del territorio che avvii progettualità ed azioni condivise con gli operatori del settore, pubblici e privati.  I risultati al lungo temine attesi riguardano l’aumento graduale del numero di visitatori/turisti nel territorio, con un incremento dei pernottamenti e fruizione dei locali commerciali, spingendo così la riapertura di locali commerciali sfitti con lo sviluppo di microimprese, in particolar modo start up giovanili, specializzate nei settori dell’accoglienza, artigianato e agricoltura di qualità, nei settori dei servizi e prodotti legati alla mobilità slow, all’edutainment ambientale, alle tecnologie digitali.

Staranzano Slow intende diventare uno strumento operativo ed una cornice di eventi per la promozione di prodotti volti a far conoscere il territorio in una scala regionale, intercettando i flussi e offerte turistiche transregionale e transfrontaliero, collegandosi alle maggiori reti cicloturistiche regionali e ai poli turistici più attrattivi come Grado, Aquileia, Gorizia, Collio, Carso e Trieste.

Pensato per un pubblico molto ampio con un bacino naturale nelle vicine Slovenia e Austria, nelle regioni italiane più prossime e nel turismo interno dal Friuli Venezia Giulia, Staranzano Slow si presenta come una proposta fruibile e accogliente, proponendo un approccio al territorio basato sulla scoperta lenta che pone al centro il paesaggio e la natura.

La chiave del progetto sono gli oltre 20 gli itinerari diversi, concentrati sul Mandamento, tutti con base a Staranzano, che nel loro snodarsi tra sentieri e canali toccano anche San Canzian, Turriaco, Ronchi, Monfalcone. Specifici itinerari portano anche i visitatori da (e fino a) Grado, Aquileia, Gradisca, Gorizia, Trieste intercettando così flussi turistici più consolidati e incanalandoli in un'area di grande di interesse per il turismo lento, amante della vita all’aria aperta, dell’ambiente e del paesaggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

StaranzanoSlow si propone con una veste grafica naturale, spontanea, gestuale, per offrire l’idea di un territorio autentico e schietto, ma anche curato e attento alle esigenze dei suoi visitatori.

Nel marchio, troviamo una parte testuale, molto concreta e dinamica accompagnata a un segno grafico che si offre a una doppia lettura: sia un richiamo al bobolàr, l’albero simbolo di Staranzano, sia a una traccia di percorso. Un segno che racconta il reticolo di vie, sentieri e strade minori della zona o anche gli affluenti della foce dell’Isonzo, diventando una narrazione ideale del territorio vasto intorno a Staranzano che viene proposto con gli itinerari.

Il progetto Staranzano Slow si articola in due strumenti di comunicazione principali che si pongono l’obiettivo di informare, invitare, e proporre la peculiare realtà del territorio di Staranzano e i suoi dintorni. Sono il sito internet e il depliant-mappa.

Il sito internet StaranzanoSlow.it è strutturato in tre basilari sezioni dedicate alle diverse maniere di esplorare il territorio: in bicicletta, a piedi e a cavallo.

Una parte importante viene inoltre dedicata alle schede di approfondimento dei luoghi di particolare interessa dal punto di vista naturalistico e paesaggistico ma anche storico e culturale.

La struttura del sito propone una navigazione che offre gli itinerari come primo punto di accesso e come strumento di scoperta dei contenuti, per poi passare dati più strutturati, come le informazioni sugli attrattori o i punti d’interesse, fino a giungere alle realtà commerciali, turistiche o di servizi, naturale completamento di una visita.

Ogni itinerario sarà a disposizione come guida alla navigazione in loco direttamente dalla versione mobile e permetterà lo scarico dei file del tracciato compatibili con i principali navigatori GPS.

Il sito si propone con design e contenuti professionali, una ottimizzazione per i motori di ricerca avanzata e sarà disponibile in tre lingue, italiano, inglese e tedesco.

Offrendo quindi una grande attenzione, oltre che alla naturale utenza locale e regionale, anche a quella del Veneto e ai visitatori da Austria e Slovenia.

Il depliant-mappa è uno strumento di diffusione, utile per la muoversi in bicicletta o per accompagnare il visitatore nelle escursioni a piedi, ma anche un'occasione per un portare con sé  un ricordo dell’esperienza.

La sua ampia diffusione, non solo presso i consueti canali turistici, ma anche quella garantita da associazioni e gruppi volontari locali permetterà una diffusione capillare e dedicata. Lo stampato riporta oltre a una mappa, potenziata visivamente con i punti di interesse e i percorsi degli itinerari, un retro con le informazioni per raggiungere le località, le descrizioni tecniche dei percorsi e uno spazio dedicato ai partner del progetto con le loro proposte che ampliano l’offerta per il visitatore.

Quindi una minima ma curata guida per conoscere le zone del basso isontino, anch’essa realizzata in tre lingue, che oltre alla stampa prevista in più di 10.000 esemplari cartacei sarà disponibile come copia digitale scaricabile gratuitamente via sito.

“In una fase di necessità di rilancio e sostegno dell’economia locale Staranzano punta al turismo slow. Che sia a piedi, in bicicletta, a cavallo o a bordo di un treno, ciò che si vuole promuovere  è un turismo lento e sostenibile, a contatto con luoghi di rilevanza naturale, artistica, storica e culturale che favorisca la qualità, la socialità, il gusto dell’esperienza. Un simile approccio alla scoperta del paesaggio e dell’ambiente si contrappone alle modalità del turismo di massa, veloce e di consumo che poco valorizza le tipicità dei luoghi”, spiega l’assessore Manuela Tomadin.

“Il progetto STARANZANO SLOW si ispira ai contenuti di Agenda 2030 e rientra nelle linee programmatiche del progetto triennale CarigoGreen3 promosso dalla Fondazione Carigo a sostegno delle iniziative che le amministrazioni locali avviano al fine di valorizzare il proprio territorio attraverso interventi innovativi e sostenibili”, aggiunge la presidente della Fondazione Carigo, Roberta Demartin.

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi