Fiumicello piange la sua ultracentenaria

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Livio Nonis

10 Agosto 2020
Reading Time: 2 minutes

Sempre rimasta autosufficiente

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È mancata a Fiumicello Carolina Maiolini, che lo scorso 3 aprile aveva compiuto 105 anni, essendo nata a Jalmicco nel 1915.

Alle esequie erano presenti la figlia Alessandra, che l'ha accudita fine al termine dei suoi giorni, i nipoti, pronipoti e amici.

Una vita difficile che l’ha messa alla prova già all’età di due anni quando, durante la ritirata di Caporetto, si imbatté in un residuato bellico che le scoppiò in mano. Portata all'ospedale da campo austriaco, le vennero amputate le dita della mano destra; mamma e nonna non si persero d'animo e inventarono una protesi rudimentale, una specie di uncino che le permise però di svolgere ogni attività lavorativa.

Infatti per tutta la vita ha lavorato nei campi da contadina, lavoro faticoso ma che faceva sempre con volontà e tenacia.

Nel 1948 convolò a nozze con Fiore Sgubin, nella chiesa della Madonne delle Grazie a Udine, quindi la famiglia si trasferì a Fiumicello dove sono nate due figlie, Elena e Alessandra.

Dopo la quiescenza Carolina non è mai stata con le mani in mano, nonostante il grave handicap ha continuato a lavorare a maglia e a uncinetto, confezionando preziosi centrini, tendine, tutto quello che si può realizzare con ferri e filo, un po' per lei ma anche per i tanti parenti che mostrano con vanto questi piccoli capolavori.

Fino a pochi giorni fa, noncurante delle 105 primavere e nonostante una frattura al femore del 1991, era del tutto autosufficiente: si alzava autonomamente e, sia pure con qualche piccolo aiuto della figlia, riusciva lavarsi e fare la sua igiene personale. Ora è ritornata assieme al suo amato Fiore e continueranno nel cielo la loro vita assieme.

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