“Non esiste la parola impossibile”

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Livio Nonis

22 Agosto 2020
Reading Time: 2 minutes

L’esperienza di Andrea Devicenzi

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Per Andrea Devicenzi, atleta para-olimpico che dall'età di 17 anni ha perso completamente, causa un incidente di moto, la gamba sinistra, Aiello è stato la seconda tappa (con partenza da Aquileia) della Via di Postumia. Un itinerario che congiungeva via terra i due principali porti romani del nord Italia: Aquileia, sede di un grosso porto fluviale accessibile dal Mare Adriatico, e Genova.

“Non riuscirò a fare quello che si fa con due gambe – ha confidato Devicenzi durante l’incontro con la cittadinanza ad Aiello – ma qualcosa riuscirò a fare: se non farò cento movimenti ne farò sessanta, non voglio che nel mio vocabolario esista la parola impossibile”.

Ora con le sue stampelle, disegnate e studiate da lui stesso ed elaborate assieme ai tecnici, che sono in grado di dare il massimo della funzionalità e sicurezza a ogni suo movimento (non scivolare, evitare le vesciche sulle mani e i micro traumi sotto le ascelle), ha deciso di iniziare una gigantesca avventura: percorrere la Via di Postumia, collegando il mare Adriatico e quello Ligure con una lunga camminata di 930 chilometri.

Ad accoglierlo presso il municipio di Aiello del Friuli c’era il sindaco Andrea Bellavite, una delegazione del Comune, giornalisti e una ventina di persone. Il primo cittadino ha descritto brevemente la storia di questo cammino; successivamente sono intervenuti Aurelio Pantanali, presidente del Circolo Navarca, e Giuseppe Poiana, presidente del Cammino Celeste.

“Devicenzi – ha dichiarato Bellavite – è un esempio per tutti noi: con la determinazione e la forza di volontà nessun risultato può essere precluso”.

Andrea Divicenzi ha raccontato essenzialmente la sua esperienza di vita, un passo alla volta, dalla perdita della gamba, alle difficoltà superate fino ai traguardi raggiunti. Un discorso molto toccante, un messaggio che dà fiducia e speranza a casi analoghi, quello di non arrendersi mai, cercare di migliorarsi. Alla fine dell'incontro le immancabili foto di gruppo, qualche autografo, e un grande in bocca al lupo.

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