Il ritorno del baco da seta in FVG

imagazine_icona

redazione

30 Settembre 2020
Reading Time: 2 minutes

Grazie al progetto Silk

Condividi

Silk è un progetto recentemente approvato e finanziato con oltre 275 mila euro, dal Programma di Sviluppo Rurale (Psr) del Friuli Venezia Giulia.

Lo scopo è quello del rilancio della gelsi-bachicoltura regionale che ha previsto la formazione di un Gruppo Operativo (G.O.), nella sua variante dell’Associazione Temporanea di Scopo, formato da una rete di 8 soggetti. Oltre alla cooperativa Thiel di Fiumicello, fanno parte del G.O.: l’Università di Udine, il Crea di Padova, lo Ial, la Cia, la Coldiretti, la cooperativa Contea di Gorizia e l’azienda agricola Piccola Fattoria Cumugnai di Aquileia.

Il progetto mira a stimolare il tessuto sociale ed economico regionale per ciò che concerne la filiera della gelsi-bachicoltura, dalla produzione al mercato. Il percorso all’interno del progetto si rivolge perciò sia ad aziende agricole, cooperative e disoccupati in quanto produttori che a potenziali consumatori di prodotti finali del baco da seta diversi dal filato. Si sperimenteranno azioni di promozione di prodotti di alta qualità che il mercato locale ancora non conosce: in ambito cosmetico di cura della pelle e gastronomico.

Il progetto è stato costruito sulla base del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, con l’obiettivo di avviare un percorso inclusivo, attento all’innovazione e al miglioramento della capacità produttiva, tramite lo sviluppo di un prototipo in grado di migliorare la produttività e le condizioni di lavoro degli operatori del settore. La tradizione locale della gelsi-bachicoltura oltre ad aver lasciato in eredità in tutto il Nordest italiano migliaia di filari di gelsi protetti ma inutilizzati, ha trasmesso alle nostre generazioni memoria storica e orgoglio per un’attività che ha sostenuto l’economia locale fin dal XV secolo quando la Serenissima rafforzò i ponti commerciali con l’estremo oriente.

A tal proposito, l’Università di Udine è già attiva con una mappatura del patrimonio arboreo regionale avente lo scopo di creare un modello di coltivazione del gelso che ottimizzi la produzione allungando, possibilmente, il periodo utile degli allevamenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al termine del progetto Silk – previsto per gennaio 2022 – il G.O. conta di arrivare a un numero più cospicuo di almeno 20 aziende e 5 cooperative coinvolte.

Le prossime settimane vedranno il G.O. impegnato a coinvolgere il tessuto economico locale per divulgare le proprietà benefiche dei prodotti derivati del bozzolo del baco da seta, prima di tutte la sericina, una proteina dalle riconosciute proprietà benefiche, utilizzata in ambito medico come substrato di crescita cellulare e, in quello cosmetico, come potente agente anti-età e anti-rughe contenuto in svariati prodotti.

Visited 3 times, 1 visit(s) today
Condividi