Un biciplan per favorire la mobilità sostenibile

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Livio Nonis

2 Ottobre 2020
Reading Time: 3 minutes

La scelta del Comune di Turriaco

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Per incentivare la modalità ciclistica è stata adottata a Turriaco la delibera sull'adozione del Biciplan.

La stesura del Biciplan (che aggiorna e amplia il piano della mobilità sostenibile approvato dalla precedente amministrazione nel 2015 e si sviluppa in armonia con il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, approvato nel 2019) è stata affidata all’ingegner Fabio Gon dello studio Tandem di Staranzano, che ha prodotto un’analisi dello stato di fatto delle infrastrutture cittadine, dei fabbisogni della popolazione e della possibilità di sviluppare e incrementare i percorsi ciclabili cittadini.

Il Biciplan si sviluppa partendo dall’analisi dei bisogni di mobilità legati agli spostamenti casa-lavoro, casa-scuola, casa-acquisti, e al tempo libero, si completa con l’analisi degli incidenti che hanno coinvolto i ciclisti (solo due in un decennio, entrambi in via Dante, senza gravi conseguenze), per sviluppare un grafo della rete ciclabile urbana in relazione ai centri attrattori (scuole, edifici pubblici, aziende) e programmare gli interventi per il suo completamento. È stata evidenziata la rete viaria e la sua compatibilità per gli spostamenti in bici in promiscuo col traffico motorizzato, già risolti per i collegamenti con i paesi limitrofi dalle ciclabili Faber e Tenco, i percorsi per raggiungere i punti di attrazione e la loro sovrapposizione per le diverse esigenze di spostamento.

La strategia utilizzata per il disegno della rete ciclabile distingue fra una fruibilità veloce (in promiscuo col traffico motorizzato o su sede propria) o lenta (su marciapiede in promiscuo con i pedoni), analizza gli spazi urbani idonei al posizionamento delle rastrelliere, e individua degli assi principali che da piazza Libertà si sviluppano verso la periferia, collegati da un lungo anello esterno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Per realizzare questo disegno – il commento dell’assessore ai lavori pubblici, Nicola Pieri – si ipotizzano alcuni interventi, da realizzarsi nel breve e nel medio periodo, attingendo a fondi propri o a finanziamenti regionali dedicati alla ciclabilità o all’abbattimento delle barriere architettoniche, tema che spesso si accavalla a quello ciclabile. Alcuni interventi sono destinati infatti alla moderazione del traffico, ed interessano la rotonda fra via Garibaldi, Dante e Piave, piuttosto che la sistemazione della viabilità sulla rotonda di piazza Libertà, il doppio senso ciclabile da introdurre in via Oberdan o delle nuove corsie ciclabili lungo via Micheluz. Altri riguardano invece nuove infrastrutture, come la ciclabile di collegamento fra la Gaber e la zona artigianale (per la quale è già stata presentata domanda di contributo), senza dimenticare lo sviluppo delle ciclabili in ambito naturalistico, che grazie al PSR Mar e Tiaris vedranno nascere il collegamento fra la ciclovia dell’Isonzo, i laghetti di Turriaco e la ciclabile Tenco”.

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