Trieste, riqualificare Porto vecchio grazie al Recovery Fund

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redazione

9 Dicembre 2020
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L’anticipazione dell’assessore regionale Callari

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“Con il Recovery Fund possiamo ottenere i 150 milioni di euro necessari per recuperare un'area importante del Porto vecchio di Trieste. Un progetto di sviluppo per la città e per tutto il Friuli Venezia Giulia su cui stiamo lavorando da tempo e che adesso può concretizzarsi grazie agli straordinari strumenti messi a disposizione dall'Unione europea per rilanciare l'economia duramente colpita dalla diffusione del Covid-19”.

L'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari, presenta così il progetto “Porto vecchio” che interessa una superficie di 617 mila metri quadrati nel cuore della città e che sarà gestito da un consorzio di cui faranno parte la Regione, il Comune e l'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale.

“Si tratta di un grande piano di rigenerazione urbana attraverso il recupero edilizio e la riqualificazione di un'area del Porto vecchio in abbandono da parecchi decenni – spiega Callari -. L'intervento parte, in particolare, dall'adeguamento e dalla ristrutturazione dei magazzini numero 2 e numero 4 nel pieno rispetto di tutti i vincoli storici e architettonici. Costruiti alla fine del 1800, gli edifici sono oggi fortemente deteriorati e non più agibili”.

“Alla base dello studio di fattibilità – sottolinea l'assessore – anche la necessaria trasformazione delle aree esterne con la predisposizione delle nuove opere di urbanizzazione. Con un investimento di 26 milioni di euro saranno realizzate infatti le reti idriche, quelle di distribuzione del gas e dell'energia elettrica, gli impianti idraulici di scarico e le infrastrutture digitali ma anche l'intera viabilità e i parcheggi”.

“Nei due magazzini rimodernati, che potranno ospitare circa 800 persone, saranno collocati tutti gli uffici della Regione che adesso sono sparsi in modo irrazionale in diverse zone di Trieste – ricorda Callari -. I cittadini, che avranno bisogno di accedere ai servizi erogati dal nostro ente, così potranno avere finalmente un'unica sede di riferimento e la pubblica amministrazione farà un decisivo passo in avanti nella direzione dell'innovazione e del maggior efficientamento”.

Oltre alla dotazione dei migliori impianti di illuminazione e termotecnici per il lavoro in ufficio, per queste strutture è previsto anche l'impiego spinto di strumenti 'green', con un ampio uso della domotica e di tecnologie informatiche all'avanguardia.

“Questa operazione ha un valore importantissimo in termini di razionalizzazione della spesa e del risparmio, in primis, quello energetico – precisa Callari -. Nei nostri obiettivi, infatti, anche la realizzazione di impianti che consentano a entrambi gli edifici di raggiungere l'autosufficienza, sfruttando il moto ondoso e la forza del vento”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“In fase di progettazione – rivela Callari – anche uno spettacolare auditorium fronte mare in grado di mettere in collegamento esternamente le parti superiori dei due magazzini e un viale alberato che, partendo proprio dalla nuova sede della Regione e attraversando il Porto vecchio, finisca per raggiungere direttamente l'ingresso della Stazione ferroviaria di Trieste, migliorando in modo significativo la viabilità cittadina”.

“Già in ottobre sono stati presentati, alle competenti commissioni nazionali per l'utilizzo del Recovery Fund, i documenti necessari per ottenere il finanziamento di questo piano che – aggiunge l'esponente della Giunta – è stato inserito tra gli obiettivi strategici della Regione”.

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