Gorizia, la Fondazione CARIGO rafforza il Polo Universitario

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redazione

19 Febbraio 2021
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Raddoppiate le risorse rispetto al triennio precedente

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Sottoscritto un nuovo Accordo Quadro tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, presieduta da Roberta Demartin, e le Università di Trieste e Udine – guidate, rispettivamente, dai rettori Roberto Di Lenarda e Roberto Pinton – che rinnova per il prossimo triennio il rapporto di collaborazione, già in atto negli scorsi anni, volto specificamente al sostegno e allo sviluppo dei corsi universitari presenti nel Polo di Gorizia, con particolare riferimento alla ricerca scientifica e il correlato aspetto didattico, così come all'ampliamento e rafforzamento dell'offerta formativa.

L’ambito dell’Educazione, istruzione e formazione”, che include il sostegno al polo universitario locale, è stato messo al centro degli interventi della Fondazione per il triennio 2020-2022, come indicato nel Piano Pluriennale predisposto dal Consiglio di Amministrazione e approvato dal Consiglio di Indirizzo alla fine del 2019, con la consapevolezza che l’educazione e la formazione rappresentino nella società contemporanea le sfide più importanti, da affrontare con coraggio e concretezza, attraverso azioni innovative e sostenibili.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«La Fondazione – sottolinea Demartin – ha voluto porre al centro della propria attenzione la risorsa più pregiata: i giovani. Riteniamo infatti fondamentale la valorizzazione del potenziale delle future generazioni, cui dovremo passare il testimone, riconoscendo, attraverso adeguati percorsi formativi, il protagonismo che spetta loro di diritto e la possibilità di intraprendere un percorso di consapevolezza del ruolo che potranno ricoprire nella società. Puntare sui giovani significa scatenare e valorizzare le intelligenze che si trovano nei grandi luoghi di formazione della conoscenza del nostro Paese, sostenendo il polo universitario locale e promuovendo la ricerca scientifica come generatore di sviluppo del territorio».

La Fondazione si è impegnata allo stanziamento annuo di 50 mila euro per ogni Università per ciascun anno di durata della convenzione. Raddoppiate dunque le risorse rispetto al triennio precedente, che passano da 50 mila euro a 100 mila euro complessivi all’anno.

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