Lavoro, crescono le imprese straniere in Fvg

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redazione

13 Febbraio 2014
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Dati della Camera di Commercio

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L’impresa straniera, in provincia di Udine, ha una forte componente artigiana, è giovane ed è di piccola dimensione.

Le caratteristiche di base dell’imprenditoria straniera in Friuli emergono dalle elaborazioni del Centro Studi della Camera di Commercio di Udine, che ha analizzato i dati Infocamere al 31 dicembre 2013.  Per quanto riguarda l’intero Fvg, le imprese straniere risultano 10.904 e “pesano” di più, in percentuale, della media italiana: il 10,2% rispetto all’8,2% nazionale. Crescono, però, di meno che in Italia – ma comunque crescono, in controtendenza con l’andamento generale dell’economia: + 2,1% nel 2013 in Fvg, contro il + 4,1% in Italia. In provincia di Udine le aziende straniere sono 4.672, in percentuale un po’ inferiori alla media regionale (9%), e nel 2013 sono cresciute del +1,54%. 

«La realtà delle imprese straniere è una componente sempre più significativa della nostra economia e presenta alcuni caratteri peculiari, che ci danno conto anche del contemporaneo evolversi della nostra società», commenta il presidente della Cciaa udinese Giovanni Da Pozzo. «Le costruzioni risultano il comparto con maggior presenza di imprese straniere – aggiunge –: sono quasi il 20% del totale delle straniere, seguite, con cifre quasi appaiate, dai servizi alle famiglie (11,07%), ospitalità e ristorazione (10,82%) e commercio (10,80%)». 

Per la stragrande maggioranza si tratta di imprese individuali (83,5%) e per l’8,72% società di capitali; per quanto riguarda le individuali, in provincia di Udine sono 3.661 i titolari stranieri, con in testa gli svizzeri (456, in questo caso si tratta però prevalentemente della cosiddetta “immigrazione di ritorno”), quindi gli albanesi (345), i marocchini (263) e i francesi (245). Per completare le prime 10 posizioni, seguono gli imprenditori da Serbia e Montenegro (237), Romania (234), Cina (231), Germania (125), Bosnia ed Erzegovina (102) e Belgio (91).

Una “graduatoria” che è mutata in questi ultimi cinque anni: dal 2009 al 2013 le imprese straniere sono cresciute del 12,5% e a crescere di più sono state le imprese con titolari dalla Cina, dal Marocco, dal Bangladesh, dalla Tunisia e dall’Ucraina (in generale tutte praticamente duplicate). 

Udine è evidentemente il comune della provincia con maggior presenza di imprese straniere (sono il 13,24% sul totale comunale), seguito da Lignano Sabbiadoro (12,11%), Latisana (11,14%) Codroipo (9,18%) e Tavagnacco (9,18%). 

Se le imprese straniere crescono, la crisi riduce invece le opportunità di occupazione (anche) degli immigrati, come evidenziato dai dati Excelsior: nel 2013, secondo quanto rilevato dal sistema informativo, erano stimate in 500 le assunzioni di manodopera non stagionale di origine straniera, mentre erano 700 posti di lavoro messi a disposizione nel 2012 e 850 nel 2011. In provincia di Udine, la percentuale di assunzioni non stagionali di personale immigrato rappresenta il 13% del totale delle assunzioni. Le occupazioni con maggior presenza di lavoratori stranieri sono, sempre stando a Excelsior, gli addetti all’immissione di dati, personale non qualificato nei servizi delle public utility, di ristorazione, addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione di cibi, montatori di manufatti prefabbricati e di preformati, i manovali, pittori, stuccatori, laccatori e decoratori, i conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in plastica e gli operai addetti alle macchine confezionatrici di prodotti industriali. 

Infine, secondo le elaborazioni della nota semestrale del Ministero del Lavoro, se gli occupati in Friuli Venezia Giulia sono 506 mila, di essi circa 17-18 mila sono stranieri dell’Unione Europea (3,4%) e quasi 38 mila quelli extra Ue (7,5%). In totale i lavoratori non italiani in Friuli Venezia Giulia rappresentano l’11% degli occupati in regione. 

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