Un defibrillatore per ogni gruppo comunale di Protezione Civile

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redazione

15 Marzo 2021
Reading Time: 2 minutes

Progetto ‘Catena della sopravvivenza’

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Il Friuli Venezia Giulia sarà una delle prime regioni a dotarsi di una rete capillare di defibrillatori su tutto il territorio regionale.

“Con il progetto 'Catena della sopravvivenza' non ci limiteremo a installare in ogni comune un'apparecchiatura salvavita, ma garantiremo anche la manutenzione dei dispositivi e la formazione di persone in grado di utilizzarli, avvalendoci della partecipazione del sistema regionale di volontariato di Protezione civile”.

È quanto ha annunciato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, a seguito dell'approvazione di una delibera della Giunta regionale che autorizza la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ad acquistare defibrillatori semiautomatici, corredati da un servizio di manutenzione di otto anni, da concedere in comodato gratuito ai Comuni in modo da completare la dotazione di ciascun gruppo di Protezione civile comunale. Verranno, inoltre, acquisiti tutti i servizi necessari alla realizzazione del progetto tra cui la formazione dei volontari e le strutture utili all'organizzazione delle sessioni formative. Le risorse regionali messe a disposizione ammontano a oltre 970 mila euro.

“La necessità di iniziare tempestivamente le prime manovre di rianimazione cardio polmonare – ha spiegato Riccardi – nonché l'immediata disponibilità e utilizzo di un defibrillatore semiautomatico sono elementi che nel 75% dei casi possono contribuire a salvare la vita di chi è colpito da infarto. L'iniziativa è connessa ad un programma nazionale per la creazione in tutte le regioni italiane di una applicazione integrata con i servizi delle centrali operative del sistema di emergenza sanitaria 118 che consenta una rapida geolocalizzazione dei soccorritori e dei defibrillatori più vicini al luogo in cui si sia verificata l'emergenza, cosicché i soccorritori vengano individuati tra quelli registrati su base volontaria nei database della centrale operativa del 118 territorialmente competente”.

L'arresto cardiocircolatorio è un evento che interessa un caso ogni mille abitanti per anno, dato riscontrato in quasi tutti i Paesi europei, in Italia e anche in Friuli Venezia Giulia (in Italia avvengono mediamente 60 mila arresti cardiaci l'anno, in Europa circa 400 mila).

 

 

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