Ruda, tre aree nella nuova Amideria Chiozza

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Livio Nonis

22 Marzo 2021
Reading Time: 3 minutes

Assegnata la realizzazione del progetto

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Procede il lavoro di riqualificazione dell’ex Amideria Chiozza a Perteole. Il Comune di Ruda, dopo aver indetto una procedura di gara aperta per la progettazione dell’intervento di restauro, ha assegnato la realizzazione del progetto al Raggruppamento temporaneo d’impresa costituito da Politecnica di Milano, una delle maggiori società italiane di progettazione integrata, architettura, ingegneria e urbanistica, dalla Cooprogetti di Pordenone e dallo Studio associato di architettura Pessina-Lanza di Palmanova e da Monica Endirizzi di Casale sul Sile (Treviso) specializzata in restauro conservativo.

“Il progetto di rinascita del complesso dell’Amideria avanza. In questi mesi abbiamo seguito 23 soggetti nei sopraluoghi all’area, 19 dei quali hanno poi presentato domanda di partecipazione. Questo dimostra come questo progetto sia ambito e di grande interesse per studi di progettazione a livello nazionale e internazionale”, commenta il sindaco di Ruda, Franco Lenarduzzi.

“Ora – aggiunge il primo cittadino – è il momento di impegnarci assieme ai progettisti per dare un futuro concreto all’Amideria. Questa rappresenta l’occasione giusta per destinare la struttura a una condizione attiva nel mercato del terziario italiano. Quello che vogliamo è inserire l’Amideria in un processo di sviluppo attivo nel settore del turistico-culturale e dei servizi, in stretta collaborazione con i vicini siti UNESCO di Palmanova, Aquileia e Cividale e tenendo conto anche della presenza di siti archeologici industriali di raro interesse quali i quartieri di Panzano, il Museo della cantieristica di Monfalcone e la città fabbrica di Torviscosa”.

L’importo a base di gara ammontava a 839.000 euro. L’R.T.I. vincitrice, con un punteggio di 95,318 su 100, ha presentato un’offerta economica al ribasso del 49%, fino a giungere all’importo contrattuale finale di 425.277 euro, al netto degli oneri previdenziali e IVA. Una volta conclusa la progettazione esecutiva si procederà con i lavori veri e propri. Sono già disponibili 6 milioni di euro finanziati dal CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica).

La proposta progettuale che verrà elaborata prevede l’individuazione di tre aree all’interno dell’ex Amideria, fisicamente separate ma funzionalmente collegate.

Un’area museale dedicata alla valorizzazione e alla storia dell’ex complesso industriale, dove esaltare, attraverso un percorso emozionale, il valore delle macchine e del processo produttivo dell’amido.

Una seconda area si specializzerà sul terziario avanzato e sulla divulgazione delle ricerche sull'acqua, ricollegandosi alle risorgive in località la Fredda, risorsa energetica dalla quale traeva linfa vitale ed energetica la struttura. Un modo per rilanciare il complesso archeologico industriale dandogli una prospettiva contemporanea e sostenibile dal punto di vista ambientale.

Infine un’area servizi che svolgerà da cerniera spaziale, organizzata attraverso un grande portale, occasione di sviluppo per l’intero territorio.

Il lavoro di analisi e di valutazione realizzato dall’Amministrazione comunale attraverso la gara europea di progettazione mirava ad affidare i servizi tecnici d’ingegneria e architettura, dallo studio di fattibilità tecnica ed economica, alla progettazione definitiva ed esecutiva, fino al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, la direzione dei lavori, assistenza, misura e contabilità nonché il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.

Nella fase progettuale verranno realizzati rilievi laser scanner di ultima generazione, analisi di categorizzazione storica e degli arrivi, la schedatura delle macchine, immagini fotografiche a 360 gradi e la valutazione dei materiali inquinanti presenti. Il progetto definitivo verrà redatto con la tecnica di Space management con l'obiettivo di abbinare al modello virtuale il database relazionale dei singoli locali.  Si arriverà allo studio preliminare di allestimenti per gli spazi espositivi recuperati, fino al progetto colore e di orientamento negli spazi.

L’incaricato della progettazione architettonica e del restauro sarà l'architetto Alessandro Uras socio di Politecnica. Alla direzione dei lavori sarà incaricato l'architetto Gianfranco Tedeschi mentre al coordinamento della sicurezza è stato scelto l'architetto Pier Nicola Carnier.

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