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Classic art

Nota stonata

Lo spettacolo è pensato come una partitura musicale che travolge lo spettatore
Latisana

Teatro Odeon
03/02/23
20.45

L’azione è ambientata nei primi anni Novanta, nel camerino di Hans Peter Miller, direttore d’orchestra di fama internazionale della Filarmonica di Ginevra. Alla fine di uno dei suoi concerti, Miller, rientrato in camerino, viene importunato più volte da uno spettatore invadente, Léon Dinkel, che si presenta come un grande ammiratore del maestro, venuto appositamente dal Belgio per applaudirlo. Il colloquio tra i due si prolunga e il comportamento del visitatore diventa strano e oppressivo, finché si giunge a scoprire un oggetto del passato… Chi è, dunque, questo inquietante Signor Dinkel? Ma soprattutto, cosa vuole realmente dal direttore Miller?

Nota stonata – spiega Moni Ovadia nelle note di regia – è come una partitura musicale, le cui note, i fraseggi e le pause costituiscono i movimenti dell’interpretazione per entrare in una nuova tensione che coinvolge e travolge lo spettatore, il quale diventa testimone di ciò che è terrificante nell’umano, con una possibilità di redenzione alla quale può accedere chi sia disposto ad avere coscienza di quale inferno l’essere umano è capace di costruire per i propri simili”.

Nota stonata ha vinto il premio di Miglior spettacolo alla 54a edizione del Festival di Borgio Verezzi.