Con la cultura si mangia? La questione si conferma attualissima, soprattutto quando la “cultura” registra grandi numeri. È il caso di pordenonelegge.it, la Festa del Libro con gli Autori che lo scorso settembre ha festeggiato la sua 15^ edizione con 130 mila presenze in cinque giorni, coinvolgendo 363 grandi protagonisti della scena letteraria internazionale in 250 eventi, proposti in 30 diverse location del centro storico cittadino. Altrettanto rilevante è stato l’impatto in rete, con ben 19.000 app scaricate solo per l’edizione 2014, e con 45.175 visite sul sito web in soli cinque giorni. Certo, non è semplice monitorare il “profitto” che proviene dalla passione per i libri e tradurlo in termini di benefici economici concreti, individuabili e valutabili. Ci ha provato la Fondazione Pordenonelegge.it, costituita a fine 2013 e per la prima volta impegnata nell’organizzazione del festival, la scorsa edizione.
L’analisi degli impatti economici, occupazionali, fiscali e sociali del festival, commissionata all’equipe guidata dall’esperto Guido Guerzoni dell’Università Bocconi di Milano, ha verificato gli effetti di pordenonelegge sul territorio. “Il valore della cultura: gli effetti di pordenonelegge” è il tema dell’incontro di illustrazione dello studio, in programma mercoledì 18 marzo (ore 20.45, Palazzo Montereale Mantica – Pordenone). Nel corso della presentazione si confronteranno, coordinati dal presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Giovanni Pavan, voci autorevoli della scena istituzionale, sociale, culturale e letteraria: l’autore dello studio Guido Guerzoni, il vicepresidente della Regione autonoma FVG Sergio Bolzonello, il sociologo Aldo Bonomi, il Vice Presidente di Mondadori Libri Gian Arturo Ferrari e lo scrittore Marcello Fois, curatore del festival “Isola delle storie” di Gavoi.
«Numeri, ma non solo. Lo studio - spiega Giovanni Pavan, alla guida della CCIAA Pordenone - mette in luce anche l’altra anima di pordenonelegge: il lavoro corale, frutto di idee, legami, sinergie e scambi virtuosi. Le connessioni che si alimentano fra persone e vivificano il territorio, coinvolgendo intorno all’evento le energie creative, associative e imprenditoriali, impegnando risorse economiche e umane per un interesse comune. Certamente, per anticipare solo alcuni dati, è grande la nostra soddisfazione per il riscontro anagrafico legato al pubblico di pordenonelegge: under 35 anni oltre un terzo dei visitatori, in netta controtendenza rispetto agli altri festival di approfondimento culturale. Ed è rilevante la percentuale degli spettatori provenienti da tutta Italia: il 25,6% del pubblico arriva da fuori Friuli Venezia Giulia, dunque uno spettatore su quattro. Il pubblico di Pordenonelegge è anche ben fidelizzato: l’84% dei visitatori ha già partecipato al Festival in passato, con una media di frequentazione elevata, pari ad almeno 6 edizioni precedenti».