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Young

I vestiti nuovi dell'imperatore

(ph. Ufficio stampa Volpe Sain)
Grado
Campo Patriarca Elia
26/08/15
21

Un grande classico, “I vestiti nuovi dell’imperatore”, fiaba del fantastico repertorio di Hans Christian Andersen, trasposta in scena per burattini, musica, humour e molti colpi di scena, nell’allestimento del Teatro Glug diretto da Matthias Träeger. Uno spettacolo coinvolgente e tuttora attualissimo, malgrado il testo originale sia stato scritto verso la metà dell’800: un imperatore, un ciambellano di corte stolto e un sarto veramente geniale sono i protagonisti principali di questa storia che parla della vanità, dell’egoismo e dell’inganno delle apparenze. Saranno i bambini, con gli occhi dell’innocenza, a riportare l’imperatore alla sua cruda, e nuda realtà.… D’altra parte, quando un sarto “improvvisato” e raffinatissimo utilizza le sue stoffe rarissime invisibili agli occhi degli stupidi e che solo le persone intelligenti, come l’imperatore appunto, possono vedere e apprezzare – non tarda ad arrivare il giorno della verità con la più spettacolare e indimenticabile sfilata di tutti i tempi…. Teatro di narrazione, burattini in baracca e animazione a vista sono gli elementi portanti della pièce. Le teste dei burattini sono realizzate con un materiale plastico di estrema leggerezza e robustezza che conferisce alle stesse una particolare espressività. Coerenti all’iconografia dell’epoca i raffinati costumi, le colorate scenografie dipinte da Ulf Harten e le musiche originali create da Peter Malmsjo e da Luciano Sberze alla nichelarpa.