Se la mostra Yume-Sogni Giapponesi mostra i legami tra cultura occidentale, che porta la fotografia nel paese del Sol Levante, e la cultura giapponese con cui si sposa abbracciando l’estetica e la filosofia del mondo fluttuante, la conversazione con Giuseppe Marinelli e Rossella Menegazzo in programma giovedì 28 febbraio alle 18 in Galleria Pizzinato, evento collaterale alla mostra, traccerà un viaggio parallelo tra cultura italiana e cultura giapponese attraverso il design. Un design che si connota per il particolare legame con la materia, ma anche con lo spirito, da cui io titolo lo spirito della materia. Giuseppe Marinelli De Marco è architetto e vicedirettore di Isia Rima Design, istituto che tra l’atro ha diverse collaborazioni con l’università di Tokyo. Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’arte dell’Asia Orientale all’università degli studi di Milano, ha focalizzato i suoi studi in particolare sul Giappone occupandosi dei linguaggi del contemporaneo, in particolare fotografia e design. Ha pubblicato per Phaidon “Wa, l’essenza del design giapponese” e per la collana i dizionari delle civiltà di Electa il volume “Giappone”. Tiene convegni e conferenze sul tema e cura mostre come “Giappone potere e splendore” al Palazzo Reale di Milano o il Giappone di Mario De Biasi alla Japan Camera Industry Institute di Tokyo. Per i 150 anni dei rapporti Italia Giappone ha curato la mostra all’Ara pacis dedicata a Domon Ken, maestro del realismo giapponese, mentre a settembre a palazzo reale arriverà Hokusai Hiroshige Utamaro, mostra di silografie del mondo fluttuante, con i grandi maestri che hanno ispirato le fotografie in mostra a Pordenone. Durante l’incontro verranno analizzati gli elementi comuni al design italiano e a quello giapponese e le relative caratteristiche esplorando in particolare per il Giappone il rapporto con la natura, con il rito e con la materia, attraversando tradizione e modernità.