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Classic art

A Trieste contro l’ipocrisia dei bigotti

Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina e Roberto Valerio per il capolavoro di Molière
(© Marco Caselli Nirmal)
02/12 e fino al 05/12
20.30 (domenica ore 16)
Trieste
viale XX Settembre 45
Trieste

Con un cast affiatato e di livello – in cui figurano Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina, Roberto Valerio – e connotato da un taglio registico fresco e interessante, dello stesso Roberto Valerio, ritorna al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Tartufo” di Molière.

Rappresentato per la prima volta nel 1664, il capolavoro molièreiano incarna la polemica dell’autore contro l’ipocrisia dei bigotti che infestavano la società dell’epoca: Tartufo è infatti un falso devoto che dopo essere entrato nelle grazie di Orgone e di sua madre, spadroneggia nella sua casa e diffonde falsità per manipolare i destini dei familiari e accaparrarsi i beni del suo benestante ma nevrotico benefattore. Orgone è accecato da Tartufo al punto di dimenticare di proteggere i propri stessi figli e solo l’intervento rivelatore della moglie Elmira riesce a provare la lascivia e la falsità dell’approfittatore che viene condannato e allontanato dalla famiglia.

Ai tempi di Molière, spiega Roberto Valerio, il regista che applaudiremo anche nel ruolo di Orgone «La battaglia era tra la verità e l'inganno, l'onestà e l'ipocrisia. Ora, 350 anni dopo, questa equazione va parzialmente modificata. Tartufo non può più essere un semplice impostore. È molto più di questo: un profeta anticonformista. Un guaritore. Un guru fanatico. Che denunzia, maledice e combatte (in apparenza) contro un mondo di materialismo, consumismo, lassismo, dissolutezza, permissività e amoralità. Questo angelo oscuro o demone pietoso irrompe in una famiglia borghese benestante, la sconvolge completamente, prende il controllo, la castiga, la rivoluziona, la assorbe. Affascina interamente il pater familias Orgone e sua madre, le due figure chiave del potere familiare, mentre simmetricamente, respinge gli altri personaggi, cioè i ragazzi, la loro matrigna, lo zio e la cameriera. Tartufo ipnotizza il padre, acceca la madre, sposa la figlia, bandisce il figlio, seduce la matrigna, sconvolgendo il normale flusso di vita dellintera famiglia. Come nel Teorema del film di Pasolini, egli lavora come un uragano, come una forza sovrannaturale, che con la sua radicalità scatena tutti i desideri e le furie trasformando il convenzionale e conformista vivere della casa».

Il regista riconosce un accento di modernità anche nella fragilità di Orgone: depresso e ansioso per colpa della sua solitudine in un nucleo familiare che non lo stima né tantomeno lo comprende. In questa fragilità che non si addice affatto alla convenzione del padre di famiglia e che si tramuta in esagerata autorevolezza con i figli, è anche la chiave della comicità del ruolo. Uno sguardo attento merita poi Elmira: una figura enigmatica, che da un lato appare sottomessa al ruolo di moglie ma dall’altro è sagace al punto di riuscire - lei sola - ad opporsi e a vincere su Tartufo.

«Il nostro spettacolo - conclude il regista – sarà una commedia molto divertente, che saprà unire la satira corrosiva alla profonda riflessione sull'animo umano e sui valori sociali; con una visione audace e contemporanea che sottolinea la crisi della nostra società moderna dilaniata tra materialismo senza senso e spiritualità fanatica. Porteremo sulla scena, attraverso una rappresentazione giocosa delle tensioni sociali, politiche, familiari, lesistenza umana, coniugando diversi registri in una polifonia di strati di senso, ora amari ora pungenti, che ci seducono, ci divertono e che ci parlano, nondimeno, con grande urgenza».

Assieme a Roberto Valerio (anche interprete, quale Orgone), è in scena, nel ruolo del titolo di questo intramontabile classico, Giuseppe Cederna che, dopo i suoi one-man-show, è tornato ad inserirsi da protagonista in un’importante produzione teatrale. Lo spettacolo si avvale, nel ruolo di Elmira, della presenza carismastica di un’attrice di grande spessore e amata dal pubblico come Vanessa Gravina, perfettamente a suo agio tra tv (dal 2018 è protagonista della serie di successo di Rai Uno, “Il Paradiso delle Signore”) e teatro, sin dal debutto al Piccolo di Milano con Strehler ne “La Donna del Mare”, in seguito protagonista in numerosi lavori: nelle ultime stagioni, “Le Serve” di Genet e “Il Piacere dellonestà” di Pirandello per la regia di Liliana Cavani.