Siamo in una clinica psichiatrica dove il dottor Prentice sta eseguendo un … “colloquio di lavoro” all’innocente aspirante segretaria Geraldine Barclay. Ma, prima il ritorno inaspettato di sua moglie, poi l’arrivo di un sovrintendente psichiatrico distolgono il dottore dal suo peccaminoso intento. Quando, infine, irrompe in scena un sergente di polizia alla ricerca di un violentatore…, i travestimenti, gli scambi di persona ed i colpi di scena si susseguono senza sosta fino al rappacificante epilogo. La commedia-farsa si muove quasi al ritmo di un balletto meccanico, ed è una graffiante satira nei confronti di quella società nella quale ordine e disordine si affrontano carnevalescamente e si rivelano in definitiva le due maschere della medesima entità. Con questo testo, crudo, duro e diretto, l'autore persegue uno scopo ben preciso: attaccare senza pietà l'atteggiamento comune, portare in scena, mettendo a nudo ed in piena luce, i desideri inconsci che la vita sociale, con tutti i suoi ipocriti corollari, ci impone di reprimere, di tenere ben nascosti. Liberarli e mostrarli per ciò che sono e ridicolizzarli. Le risate sono offensive, crudeli, talvolta mostruose, ma al tempo stesso molto sottili ed intelligenti.