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Classic art

Lu Santo Jullàre Françesco

(ph. Teatri dell'Anima)
Sesto al Reghena

Chiesa Abbaziale di Santa Maria
15/02/17
21

Un ritratto inedito del Santo che è considerato uno dei più straordinari innovatori del pensiero cristiano, per parlarci dei grandi temi che attraversano la società contemporanea. Prosegue la rassegna teatral-spirituale “I Teatri dell’Anima” di Etabeta Teatro che si svolge nelle chiese del territorio della provincia di Pordenone: mercoledì 15 febbraio alle 21 nella Chiesa Abbaziale di Santa Maria di Sesto al Reghena con ingresso libero, per la prima volta in Friuli Mario Pirovano, allievo del grande Dario Fo, porterà in scena il celebre testo del Maestro "Lu Santo Jullare Francesco". La pièce è dedicata a San Francesco d’Assisi, il Santo patrono d’Italia. Uno spettacolo che nella interpretazione di Dario Fo ha debuttato nel 1998, all’indomani del Premio Nobel e che mai come oggi è di grande attualità visto che un papa, Bergoglio, ha scelto proprio di chiamarsi Francesco.

“San Francesco - racconta Mario Pirovano - ha rinnovato il pensiero cristiano in un periodo storico di grande crisi, quindi tutti noi dovremmo vedere lo spettacolo per capire di più sulla straordinaria attualità del suo pensiero”. Il riferimento alla Chiesa contemporanea è chiaro. 

Quello che andrà in scena sarà un San Francesco inusuale, ironico e giocoso, che oltre ad essere "innamorato pazzo" di Dio, ci comunica la forza del cristianesimo delle origini e ci invita ad allontanarci dal “dio” denaro. “Molti non sanno - aggiunge l’attore - che la vera storia di San Francesco è stata a lungo censurata, nonostante egli sia il patrono d’Italia e uno dei santi più famosi. Per rintracciare antichi documenti e scritti apocrifi, insieme a Dario Fo, abbiamo attraversato l’Italia in lungo e in largo”.

Il titolo dell’opera è già di per sé emblematico: “Lu Santo Jullàre Françesco”. D’altra parte Francesco stesso amava proprio definirsi “giullare di Dio” in un’epoca in cui i giullari venivano osteggiati e censurati. “Succede ancora adesso - nota Pirovano - eppure spesso la satira è l’unica strategia per smascherare il potere e la corruzione, ieri come oggi”. Di ricordi sull’amico e maestro di vita Dario Fo, Mario Pirovano ne ha tanti da trasmettere, a partire da quel primo incontro avvenuto nel 1983 in  Inghilterra che gli ha cambiato la vita. “Ero emigrato a Londra per lavoro - ci ha raccontato - e ho voluto omaggiare Franca Rame e Dario Fo, andando a vedere un loro spettacolo. Ne rimasi folgorato, fino ad allora non amavo il teatro”. Da qui in poi, la sua vita è cambiata. 

Mario Pirovano è arrivato al teatro tardi. Infatti il suo primo debutto lo fece a 42 anni e per questo ai giovani vuole dire: “Prendetetivi i vostri tempi, non sentitevi frustrati e non smettete di sognare, mai, le cose belle succedono…”. E all’indomani di fatti di cronaca che hanno visto giovani disoccupati scegliere di salutare la vita in un modo fatto di precarietà, queste parole aprono una breccia, una luce.

I Teatri dell’Anima” è una rassegna dedicata alle chiese storiche e monumentali del territorio, che gode del sostegno dell’Assessorato regionale al Turismo del Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Pordenone su progetto di EtaBeta Teatro e la collaborazione dei Comuni e delle Parrocchie interessati. Andrea Chiappori ne cura la direzione artistica con la consulenza di Ferruccio Merisi della Scuola Sperimentale dell'Attore e il supporto organizzativo del Coordinamento Operatori Teatrali Pordenone

"Grazie a Pirovano, erede del grande Dario Fo - afferma Chiappori - la rassegna ha un prestigioso e affascinante spunto di riflessione in più. Il nostro cammino, come chierici vaganti, tra le chiese del territorio pordenonese sta collezionando autentiche perle teatrali non convenzionali, che il pubblico può scoprire in luoghi ricchi di storia, architettura e spiritualità. Un format di successo che quest'anno abbiamo già applicato nel primo appuntamento della rassegna: il toccante spettacolo inter-religioso "Non odierò", a Valvasone in duomo lo scorso 3 gennaio".